Nuovo traguardo a SbrisolAut a Mantova:lavoro sicuro, tutti promossi
Destinato a far scuola il corso studiato dalla coop Solco per cuochi con autismo
Monica Viviani
Elia, Cristian, Giovanni, Giacomo, Lorenzo e Martina ora potranno davvero avere un lavoro. Ora che hanno in mano l’attestato di frequenza, firmato da Solco Mantova quale ente certificatore, del corso per la sicurezza sul lavoro ai sensi della legge 81 del 2008 e per l’igiene degli alimenti. Elia, Cristian, Giovanni, Giacomo, Lorenzo e Martina hanno tra i 18 e i 23 anni e stanno terminando il percorso di formazione a SbrisolAut, l’impresa che nei laboratori di Sapori in libertà produce dolci artigianali mantovani occupando ragazzi con autismo. Per un obiettivo tanto bello quanto importante: valorizzarne unicità e capacità per consentire loro di realizzarsi professionalmente. E i loro sorrisi, ieri, alla consegna degli attestati nella sede di Spazio Autismo, basterebbero da soli a spiegare il titolo del progetto realizzato da Solco: “Lavoro e inclusione” significa anche questo, anche fare sicurezza per tutelare e promuovere i diritti delle persone con autismo in ambito lavorativo. Basterebbero a raccontare la soddisfazione della formatrice di Solco che li ha seguiti, Assunta Putignano, nonché dell’amministratrice delegata di SbrisolAut, Laura Delfino.
«La peculiarità di questo corso – spiega Putignano – è che per la prima volta un ente di formazione certifica un percorso sulla sicurezza che consente loro di fare ufficialmente ingresso nel mondo del lavoro». Un progetto unico soprattutto per le modalità, che hanno visto l’esperta di sicurezza nei luoghi di lavoro di Solco utilizzare i film della serie “Napo” creati dall’agenzia europea Eu-Osha per la formazione destinata a stranieri o persone analfabete: «Non ci sono precedenti perché per la disabilità psichica non è previsto questo tipo di certificazione – prosegue Putignano – il problema che mi sono posta è stato quello di come veicolare i temi del corso con un linguaggio accessibile ai ragazzi con autismo. Napo è stato il vettore ideale». Il personaggio dei filmati comunica senza utilizzare parole, le sue storie hanno un valore educativo in quanto stimolano il dibattito su aspetti specifici della sicurezza sul lavoro «e dopo sedici ore di corso, hanno tutti superato il test per immagini, così ora potranno essere assunti».
Un approccio destinato a fare scuola «perché – spiega Delfino – ci si è posti il problema non di come loro possono imparare ma di come noi possiamo insegnare loro perché abbiano le stesse opportunità degli altri». Nato dalla volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti che si occupa no da tempo di inserimento lavorativo di persone autistiche «SbrisolAut l’abbiamo creato per loro – prosegue Delfino – è un progetto speciale per dimostrare a tutti che questi ragazzi unici e speciali possono lavorare, che il lavoro è un diritto di tutti anche di quelli più fragili, che siamo noi a dover cambiare il nostro modo di pensare». D’altronde le loro sbrisolone, in vendita alla Coop, sono la testimonianza di cosa significa fare buona impresa. In tutti i sensi.
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