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Giorgetti in tour elettorale nell’Alto Mantovano: «Sostegno al distretto calza»

Incontri del ministro a Rodigo per Gianni Grassi e a Ceresara per Daniela Ghidini. Conclusione con Achille Prignaca. «Sempre informato sullo stato del settore»

Luca Cremonesi
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Tour elettorale nell'Alto Mantovano per il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti che, in arrivo direttamente dalla Svezia, è stato protagonista accanto ai candidati di coalizione a Rodigo (per il sindaco uscente Gianni Grassi) e a Ceresara (per Daniela Ghidini), con un tappa in una realtà industriale di Piubega, per finire poi con aperitivo e cena a Castel Goffredo in appoggio alla campagna elettorale di Achille Prignaca. Qui ad attenderlo, oltre a Prignaca con la sua lista, i deputati Dara e Maccari, la senatrice Mancini, l'assessore regionale Beduschi, la consigliera regionale Cappellari, il presidente della Provincia Bottani e i vertici mantovani della Lega, molti sindaci del territorio che, nel corso del pomeriggio, avevano partecipato ad un incontro dedicato all'immigrazione e al made in Italy con Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia.

Il ministro Giorgetti in tour elettorale: «Sostegno al distretto calza»

Giorgetti, atteso già prima del suo arrivo da un nutrito gruppo di cittadini e di addetti ai lavori, ha speso alcune parole di sostegno per il Distretto della calza e per il candidato sindaco Achille Prignaca e, in particolar modo, per la coalizione di centro destra che lo sostiene. «Si fa politica nel territorio e per il territorio. Non è solo un luogo dove andare, spremere voti e poi andare a fare altre cose. Io concepisco la politica in questo modo. Il dovere che ha un sindaco, un ministro, ma chiunque abbia una carica politica, è vivere in mezzo alla gente, alle imprese, sentire i loro problemi e cercare di dare soluzioni. Perché i luoghi dove si trovano soluzioni sono poi quelli dove ci si muove con cariche istituzionali, sempre con spirito di servizio. Questa è logica grazie alla quale le persone poi ti ridanno fiducia, ti conferma e ti dà la spinta. Se non si fa questo, non ha senso far politica. Non vale la pena».

Sulla vicinanza al Distretto della calza, Giorgetti ha ricordato che «c'è impegno e attenzione da parte del Governo, grazie anche alle molte sollecitazioni che arrivano dal territorio. L'assessore Merlo mi tiene sempre aggiornato e negli anni ho sempre avuto questa sensibilizzazione da parte dei referenti qui sul territorio. È una specificità evidente, basta entrare in paese e si nota. Questa eredità che arriva dal passato deve essere coltivata, anche con le sfide e con l'apertura alla novità e al cambiamento».

Spazio anche, nel finale, per una battuta sul salvataggio Corneliani. «Il vantaggio, nel caso specifico, è che c'era un marchio forte, e si è potuto costruire un modello e anche tutta una narrativa. Ci vuole, senza dubbio, concerto da parte dello Stato che mette a disposizione strumenti e finanziamenti; ci deve essere poi anche disponibilità da parte del territorio per accettare, come si diceva, le sfide del cambiamento. Perché non sempre funziona nello stesso modo, da altre parti».

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