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Gli angeli salva-animali: «A mucche, conigli e polli stessi diritti dell’uomo»

"Mantova4animals" è un’associazione no profit, tutta di donne, che si occupa anche di questo: salvare animali in difficoltà

Gloria De Vincenzi
2 minuti di lettura

Un autoarticolato affronta un rondò e perde una parte del carico. Un pezzo vivo. Un maialino in trasferimento, destinato a essere cresciuto per farne prosciutti. Evita questo destino ma in mezzo a un rondò non farà una bella fine .

Salvo il caso in cui intervenga un piccolo miracolo. A Mantova il miracolo si chiama "Mantova4animals", un’associazione no profit, tutta di donne, che si occupa anche di questo: salvare animali in difficoltà. Li raccolgono, li curano, trovano per loro ricoveri dove possano vivere liberi, lontani dallo sfruttamento.

«Con episodi come questo le persone ci chiamano, è capitato con un maialino ma anche con polli destinati al macello» spiega Paola Lazzarini che è una delle volontarie, assieme a Elena e Ambra, dell'associazione che si definisce, oltre che animalista, "antispecista", un'etica di pari diritti uomo-animali, ben lontana da come ora è organizzata la società. I casi seguiti sono i più disparati. Oche, conigli, maiali, galline, capre, bovini. Liuba è il nome che Paola ha dato a un pollo broiler: «Da allevamento, per la crescita rapida, ormai sono tutti così, l'aprile scorso era caduto da un camion sulla rotatoria di Cerese, di notte. L'ho recuperato e tenuto con me ma è vissuto poco: con questi allevamenti i pulcini raggiungono il peso massimo in appena cinquanta giorni ma le zampe si piegano perché il carico per loro è letale».

Assieme a Liuba, altri salvataggi. L'ultimo, il più tribolato, quello di nove mucche ottenendo, dopo lunghe traversie, i certificati necessari perché potessero salvarsi: prive di una registrazione all'anagrafe bovina, sarebbero state destinate all'abbattimento. Ora invece andranno a vivere in contesti liberi. Le prime sei partiranno martedì per il Piemonte e un’altra regione del nord, per le altre mancano gli ultimi passaggi ma l'adozione è cosa fatta, il loro viaggio sarà a Livorno e a Caserta. Rifugi e "santuari", è lì che verranno portate, luoghi che non sono agricoli perché gli animali non sono in nessun modo legati all'alimentazione umana. A Mantova non ce ne sono e questo per Paola, 48 anni – molti dei quali di esperienza maturata a sostegno degli animali, da volontaria al canile e a battersi contro il randagismo con infiniti viaggi in Romania – è un sogno nel cassetto: «Sì, fango sotto i piedi ne ho parecchio e per il futuro avere una cascina e un pezzo di terra dove inserire gli animali è il mio grande sogno».

«I prelievi sono stati fatti e sono tutti negativi, la burocrazia si sta espletando per l'ultimo step: il trasporto verso la libertà» si legge nella pagina Fb dell'associazione, dove è pubblicato un appello per raccogliere i fondi per i due trasporti previsti a breve (Banca popolare Etica - Iban IT07I0501811200000016714461 - causale: trasporto bovine). I salvataggi sono più numerose di quanto si immagini e gli esempi sono molti. Come quello di una cascina con allevamento familiare di conigli e altri animali da cortile: «Durante la prima pandemia, con il Covid – spiega Paola – le persone che li accudivano hanno fatto una fine tragica e gli animali erano rimasti abbandonati. Siamo riuscite a raccoglierli tutti e trovare loro un luogo dove stare». E poi animali da salvare che raccontano dell’infinita crudeltà umana. È capitato alla periferia sud del capoluogo a fine 2022: due capre e una pecora incaprettate.

Comune e Asl le hanno affidate a loro, hanno affrontato le spese per le cure, una è stata adottata, le altre non ce l'hanno fatta. Per sostenere le spese per le visite e le cure veterinarie, per l'alimentazione degli animali in attesa di uno stallo o di una destinazione definitiva, per i trasferimenti – quello dei bovini costa migliaia euro – le volontarie fanno leva sulla forza della creatività: corsi di cucina, rigorosamente vegana, lezioni che permettono di ricavare un po' di fondi, le raccolte più tradizionali, le donazioni liberali. E c'è una rete di solidarietà: «Collaboriamo con le altre associazioni, ad esempio con i gattili, in particolare Gatto Randagio di Curtatone e un'altra associazione lombarda. Insieme decidiamo come intervenire, ci aiutiamo a vicenda, sia nel recupero di animali e nelle fasi di cura: vediamo le cose nello stesso modo». L'associazione può essere contattata in caso di necessità al 339. 8864392. Per animali selvatici ed esotici ci sono invece altri centri, i Cras e i Crase.

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