Allarme per un nuovo maxi raduno di giovani a Peschiera
Il sindaco del comune gardesano chiama prefetti e questori per evitare che si ripetano i disordini del 2022

Negli ultimi giorni su TikTok è ricomparsa la minaccia di un nuovo raduno di giovani a Peschiera del Garda (Verona) in occasione del 2 giugno. Ne dà notizie il sindaco del comune gardesano, Orietta Gaiulli, ricordando che si tratterebbe di una replica di quanto successo nel 2022, quando Peschiera del Garda si trasformò in un campo di battaglia invaso da centinaia di giovanissimi, la maggior parte provenienti da fuori provincia, che si resero responsabili di risse, lesioni, accoltellamenti, violenze. E adesso lo spettro di nuovo incidenti torna ad affacciarsi, che tuttavia pare non spaventare il sindaco Gaiulli che per un anno intero si è dedicata a coinvolgere tutte le parti in causa: non solo forze dell'ordine o chi è chiamato alla repressione, ma anche tutte quelle realtà che a vario titolo lavorano per l'integrazione degli immigrati di seconda generazione e per la prevenzione di atti di bullismo e vandalismo.
«Già un paio di settimane fa - ha spiegato - ho mandato una pec alle Prefetture e alle Questure di Milano, Brescia e Bergamo con l'intento di sollecitare la loro attenzione sulla data del 2 giugno. Ho spiegato come ci fosse il rischio di un ripetersi degli eventi dello scorso anno. Ho chiesto a loro ausilio e aiuto». Il tema è stato al centro del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica nel quale il prefetto Donato Cafagna ha confermato i servizi di controllo e presidio del territorio sono già rinforzati.
L’anno scorso le forze dell’ordine avevano identificato numerosi presenti al raduno: si era trattato di ragazzi tra i 17 e i19 anni, provenienti da Verona, ma anche da Brescia, Mantova, Bergamo e Milano.
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