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Svolta per la chiesetta dell’ospedale di Mantova: sponsor per il restauro

Ottenuti 80mila euro da un bando di Fondazione Cariplo. L’Asst affida la progettazione del recupero di San Camillo

Paola Cortese
1 minuto di lettura

Una tappa importante per il destino della chiesetta di San Camillo all’interno dell'ospedale Carlo Poma, chiusa al culto dal 2012. Grazie al contributo di 80mila euro erogati tramite bando da Fondazione Cariplo la campagna di raccolta fondi condotta dall’Asst “Salviamo San Camillo” è arrivata a una svolta.

«È una tappa decisiva che ci consente di procedere nel recupero di questo luogo molto caro ai mantovani che consideriamo fondamentale nel percorso di cura – ha detto ieri mattina Mara Azzi, direttore generale di Asst Mantova – finora erano stati raccolti 40mila euro grazie a privati e aziende, anche piccoli contributi erogati da persone legate a questo luogo dove sono state battezzate loro, i loro figli o nipoti, in cui sono stati celebrati funerali. Nell’aprile scorso è stata affidata la progettazione esecutiva dell’intervento di recupero e entro la fine del mese avremo un incontro con la Sovrintendenza da cui dovremo attendere le autorizzazioni necessarie trattandosi di un immobile vincolato. Per il recupero totale saranno necessari 200mila euro». Marzia Monelli, commissaria Ccb Fondazione Cariplo ha spiegato che «non siamo rimasti insensibili all’appello visto il particolare significato che la chiesetta ha per la nostra comunità. La figura di San Camillo poi ha un forte legame con Mantova visto che al tempo della peste ha portato le sue idee rivoluzionarie sull’assistenza ai malati». Soddisfazione anche da parte del cappellano, don Stefano Menegollo, a cui tanti malati e loro parenti hanno ripetutamente chiesto notizie sulla riapertura.

L’intervento di ristrutturazione consiste nel restauro degli intonaci e delle superfici pittoriche, nella messa in sicurezza, nel rimaneggiamento del manto di copertura, nel ripristino delle lesioni murarie e nell’adeguamento impiantistico. L’edificazione risale al 1926, un’architettura romantica che s’ispira a modelli nordici di astrazione medioevale. Aula unica, un grande arco immette nel presbiterio, sopraelevato rispetto all’assemblea per mezzo di una gradinata. La raccolta fondi continua con le modalità indicate sul sito di Asst Mantova.

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