Con la Minciomarcia sfila la carica degli ottomila: «Una grande festa popolare»
Partecipazione record per la 48esima edizione: 3mila gli studenti in calzoncini e scarpette. Gara di offerte per i romagnoli messi in ginocchio dall’alluvione: in campo anche la Uisp
Gloria De Vincenzi
In calzoncini e scarpette a tutte le età: la Mantova che corre e cammina si è ritrovata a far festa con la 48esima edizione della Minciomarcia. Ottomila i partecipanti, ottanta dei quali in compagnia dei loro amici a quattro zampe, una delle novità 2023.

Quando il sindaco Mattia Palazzi, alle 20 precise, dà lo start con la bandiera, un fiume colorato di persone si riversa da piazza Sordello lungo via Cairoli per dividersi poi nei due percorsi: quello da 5 chilometri, nel cuore monumentale di Mantova, e l’altro da 10 lungo le rive dei laghi.
Mantova in festa: la Minciomarcia riempie le strade della città
La camminata non è competitiva ma i primi sei a riaffacciarsi in piazza Sordello, appena mezz’ora dopo la partenza, sono tre donne e tre uomini: Salvatore Felipe Savaia, Eleonora Grieco, Hassan El Azzouzi, Olivia Orsi, Alessandro Ghiselli e Laura Rubagotti.

«Dopo gli anni del Covid, è tornata a essere una grande festa popolare con numeri record» commenta Gianpaolo Ferrarini per le associazioni organizzatrici, Uisp e Quisport. Circa 3mila i ragazzi dei tre istituti comprensivi del capoluogo, di quelli di Borgo Virgilio, Curtatone e San Giorgio, dell’istituto Mantegna e del liceo Belfiore. Ed è alla all’associazione Asd Verso e alla IIIG dell’indirizzo sportivo dello Scientifico che Simone Gandolfi, consigliere degli Stings, regala la maglia della squadra.

L’esperienza degli studenti, che hanno aiutato nell’organizzazione della Minciomarcia, si arricchisce della testimonianza del rappresentante del basket cittadino: «In queste ore ci giochiamo la permanenza in A2, stateci vicini» (missione compiuta, qualche ora più tardi sarebbe arrivata la vittoria con San Severo). E la piazza risponde con un lungo applauso.

Le cucine da campo dei volontari si preparano a ristorare i partecipanti con risotto e cous cous – un’altra delle novità – dal pomeriggio al crepuscolo la festa risuona con la musica di tre band cittadine e di Radio Bruno, l’emittente emiliana che invita a ricordarsi dell’alluvione che ha piegato la Romagna: nelle damigiane di vetro dislocate negli stand dell’organizzazione, scivolano diverse banconote.

«E come Uisp – aggiunge Ferrarini – faremo un versamento significativo». La piazza torna a riempirsi pian piano, ed è il momento delle premiazioni. Sul palco Palazzi, gli organizzatori, e gli sponsor, a celebrare insieme la manifestazione ideata quasi 50 anni fa dall’allora sindaco Gianni Usvardi.
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