La sagra dello struzzo parte il 16 giugno a Governolo. Sfilata di piatti gourmet
Barbara Rodella
Parte il 16 giugno la 18esima edizione della sagra dello struzzo, a Governolo in via Mazzini. Per il secondo anno si svolgerà in due tranche di cinque giorni, dal 16 al 20, dal 24 al 28. Ad organizzare l’evento, sono le associazioni Unione Sportiva Governolese e Governolo Eventi con il patrocinio di Bagnolo e Roncoferraro. Si tratta di un appuntamento entrato ormai nella tradizione il cui allestimento è saltato solo nel 2020 per il Covid.
Lo struzzo sarà il protagonista di 10 giornate. La novità sarà venerdì 16 per l’apertura. In collaborazione col locale Bianco Cafè ci sarà la degustazione di due piatti (tartare di struzzo e hamburger con patatine) con l’abbinamento di due cocktail. Durante la sagra ci saranno anche alcuni eventi per ricordare il 175esimo anniversario della battaglia risorgimentale di Governolo. Sabato 17 alle 18.30 ci sarà la ricostruzione delle battaglie del 1848 e la presentazione del percorso dedicato al risorgimento al museo diffuso.
Lunedì 19 alle 21.15 lo spettacolo con danze risorgimentali, dal valzer, alla polka, alla quadriglia. Nella prima domenica, il 18, ci sarà il tradizionale pranzo degustazione con abbinamento cibo/vino su prenotazione, dall’aperitivo al dolce. Lo stand gastronomico, che partirà dalle 19.30, propone quattro primi, otto secondi con contorni e prodotti di pasticceria. Tra le proposte: tagliatelle, riso, fagottini allo struzzo. In alternativa, risotto con la salsiccia. E poi stracotto, filetto, tagliata e medaglioni di struzzo. Tutte le serate saranno animate da spettacoli tra cui cover band dei Nomadi e dei Queen.
«In Italia ci sono pochissime feste dedicate allo struzzo, quattro o cinque - spiega Gianni Araldi, di US Governolese -. Tutto è iniziato grazie a Paolo Zamboni, membro della nostra associazione. Quando ha saputo dell’allevamento di struzzi a Pontemerlano ha lanciato l’idea. E l’allevamento di Pontemerlano è ancora uno dei fornitori della sagra. Gli altri fornitori invece sono in Friuli». Barbara Rodella
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