«Mamma, mandami dei soldi»: attenzione, è la nuova truffa
Il finto figlio scrive che il cellulare è rotto e chiede al genitore una ricarica sul nuovo numero

«Ciao mamma. Il mio cellulare è rotto. Questo è il mio nuovo numero! Mandami un messaggio!». La comunicazione arriva di solito via sms e in un batter d’occhio la truffa è servita. Fingono un problema di un familiare molto caro e poi, al passo successivo, chiedono denaro. E cuore di mamma, si sa, ci può cascare quando magari la figlia o il figlio sono lontani. Il rischio è di trovarsi il conto svuotato prima che ce ne si renda conto. Segnalata da mesi in diverse zone d’Italia, la nuova forma di raggiro è arrivata anche a Mantova.
I messaggi vengono inviati in massa, chi risponde viene subito profilato con i truffatori che instaurano un dialogo per capire fino a che punto si potranno spingere. In alcuni casi chiedono soltanto di effettuare una ricarica urgente per le spese che il figlio deve sostenere per tornare a casa, in altri chiedono bonifici di tre o quattromila euro su conti italiani o esteri con la scusa di non aver più accesso al proprio home banking dal cellulare «caduto in acqua» e in altri ancora arrivano a rubare l’accesso al conto corrente per poi fare bonifici che spariranno all’estero.
Che fare? Il commissariato di Polizia di Stato online – Sportello per la sicurezza degli utenti web avverte: «queste truffe spesso si presentano come messaggi inoffensivi che in realtà hanno lo scopo di agganciare la vittima per esortarla a comunicare dati personali. Se ricevi un messaggio da tuo figlio che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata o le credenziali per accedere al conto corrente. Il consiglio è quello di non rispondere al messaggio, di cancellare la conversazione e, se il numero è stato salvato, di eliminarlo subito dalla rubrica».
In ogni caso la regola numero uno è quella di non fornire mai le coordinate del proprio conto corrente o di altri strumenti finanziari: quando arrivano richieste di questo tipo, è sempre meglio sollevare un velo di sospetto.
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