Mantova, il Gran Premio Nuvolari alla coppia padre e figlio su una Fiat 508 del 1935
Equipaggi provenienti da tutto il mondo, anche da Giappone e Usa. Più di cento le auto anteguerra. Hanno gareggiato anche le supercar
Paola Cortese
Fin dalle prime ore del pomeriggio di domenica il rombo dei motori delle auto storiche ha riempito le vie e le piazze del centro storico di Mantova raccogliendo sempre più pubblico attorno all'itinerario e all'arrivo in piazza Sordello del Gran Premio Nuvolari. A trionfare, a bordo di una Fiat 508 del 1935 è stato l’equipaggio numero 64 formato dalla coppia bresciana, già pluripremiata, Andrea Vesco – Roberto Vesco, figlio e padre. I top driver si sono distinti dalle prime prove, dimostrando concentrazione, competenza tecnica e spirito sportivo, in quella che è stata una gara combattuta con i più importanti regolaristi italiani e stranieri, e caratterizzata da un clima caldo e soleggiato per tutti i quattro i giorni. Si tratta della loro nona vittoria al Gran Premio Nuvolari, nell’anno in cui si festeggia la sua 33ª edizione.

«È stata una gara molto avvincente, mi piace dire che partecipo per vincere – ha detto in piazza Sordello Andrea Vesco – questa di oggi però si può considerare quasi una vittoria alla pari, perché solo pochi centesimi di secondo hanno sempre diviso i primi equipaggi in testa alla gara. La mia passione per le auto è nata in maniera molto naturale, mio padre ha sempre amato le vetture vintage fin dagli anni Settanta quando ancora non erano considerate d’epoca. La mia prima competizione l’ho fatta quando avevo appena dodici anni, ormai sono trent’anni che gareggio».

Il secondo posto se lo è aggiudicato l’equipaggio numero 59 di Turelli-Turelli, al volante di una Fiat 508 Sport Coppa Oro del 1934 con cui avevano già trionfato nell’edizione del 2021, in quello che è stato uno dei testa a testa più avvincente della gara. Sul podio come terzo classificato infine l’equipaggio numero 6 a bordo di una Fiat 508 C del 1937 composto dalla coppia Passanante-Molgora. Al quarto posto la coppia Fontanella-Covelli (numero 3), su una Lancia Lambda spider del 1927 e quinti classificati, Patron-Patron, (equipaggio numero 55) alla guida di una MG L Magna del 1933, entrambi gli equipaggi autori di un’importante rimonta nel finale. Una piazza gremita per le premiazioni ha accolto le auto partite da Mantova venerdì mattina.

L’evento ha registrato un ottimo numero di presenze. Sono 275 gli equipaggi arrivati da tutto il mondo e selezionati da una commissione, «a testimonianza dell’entusiasmo generato da quella che è considerata una delle gare più belle al mondo» spiega una nota degli organizzatori. Anche quest'anno numerosi sono stati i Paesi in rappresentanza, Italia, Germania, Svizzera, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Ungheria, Stati Uniti, Gran Bretagna, Austria, Belgio, Uruguay, Argentina, Giappone, Polonia, Montecarlo e Repubblica di San Marino, 49 le case automobilistiche in gara, dalle italiane Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Ferrari e Fiat, alle inglesi Jaguar, Aston Martin, Bentley e Triumph, dalle tedesche Mercedes, BMW e Porsche fino alle pursang francesi firmate Ettore Bugatti.
Più di cento le vetture anteguerra (fabbricate dal 1932 al 1939) che hanno preso parte alla manifestazione.
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