In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
Gioielli
Giovanni Raspini
Giovanni Raspini 
Gioielli

Gioielli ispirati alla natura: magie floreali

Una storia lunghissima lega la gioielleria alla natura. A cominciare da quella spilla che la regina Elisabetta II ebbe in dono per la nascita del figlioletto Carlo...

2 minuti di lettura

Quando nel novembre del 1948 la regina Elisabetta II diede alla luce il suo primogenito Carlo, oggi re d'Inghilterra, ricevette in dono dai suoi genitori una spilla a forma di cesto di fiori con diamanti, rubini e zaffiri, che indossò nel primo ritratto ufficiale con il neonato; era un monile a cui rimase molto legata. Anche il gioiello preferito dalla principessa Margaret, sorella della regina, aveva i fiori come protagonisti: si tratta della celebre Poltimore Tiara, preziosissima creazione in oro, argento e diamanti - realizzata da Garrard nel 1870 - che la donna si autoregalò come simbolo di indipendenza e indossò in tante occasioni; dal giorno delle nozze con Antony Armstrong-Jones (1960) a quando due anni dopo, fu ritratta proprio dal marito fotografo, creando non pochi problemi a corte, immersa in una vasca da bagno con addosso solo quel diadema.

Villa Milano
Villa Milano 

È una lunghissima storia quella che lega la gioielleria moderna e la natura. Sinonimo di vita, i fiori, le piante e gli animali sono da sempre una delle maggiori fonti di ispirazione per i gioiellieri. Basti pensare all'Art Nouveau, l'apice di questo tipo di produzione, e alla dedizione con cui i maestri orafi dell'epoca ricrearono la ricchezza del mondo naturale. "Abbiamo dovuto sfogliare gli album giapponesi e ammirare la loro ceramica, le lacche e i bronzi per ricordarci che anche noi abbiamo cielo, campi, foreste, acque, uccelli, fiori, erbe, insetti e pesci variopinti", scrisse a tale proposito Lucien Falize, tra i più noti gioiellieri di quegli anni, probabilmente riferendosi anche all'avanzare dell'industrializzazione. "Tutto ciò ci ha insegnato la poesia di questo mondo".

Dior
Dior 

Un tema davvero intramontabile quello di flora e fauna, come ricordano anche le scultoree creazioni che Jean Schlumberger (1907-1987) ideò per Tiffany & Co. vestendo pesci, piante esotiche, uccelli e stelle marine di oro e pietre colorate.

O anche la pantera di Cartier, con il tempo diventata emblema della maison, la camelia di Chanel, fiore preferito di Coco, il serpente di Bulgari tanto amato da Liz Taylor e la collana Alhambra di Van Cleef & Arpels ispirata al quadrifoglio, simbolo di buona fortuna, indossato da celebrità come Grace Kelly, Francoise Hardy e Romy Schneider.

Giorgio Visconti
Giorgio Visconti 

Tanti emblemi di speranza, rinascita, forza e buon auspicio che oggi sono più che mai attuali e di tendenza, come rivelano anche le tante novità del settore che rivedono in chiave contemporanea proprio il filone legato alla natura, mai così in pericolo.


Come la collezione Giardini Segreti di Pasquale Bruni, la più iconica del brand, arricchita con nuove referenze, oppure i cinque anelli in argento, in edizione limitata, della collezione Floral Jungle di Giovanni Raspini, che rendono omaggio alle piu? affascinanti location naturali del globo, dalla foresta amazzonica all'Africa meridionale fino al Giappone e i suoi ciliegi fioriti.

Dolce & Gabbana
Dolce & Gabbana 

Hanno come protagonista la rosa, infine, le nuove creazioni della gioielleria Dior: un omaggio al fiore preferito del fondatore della maison, quello che, come raccontò lo stesso Christian Dior parlando del roseto voluto da sua madre nella loro villa di Granville, sulle coste della Normandia, profumò tutta la sua infanzia.

Pisa Diamanti
Pisa Diamanti 

Collier, anelli, bracciali, orecchine e spille diventano così come una finestra sul paesaggio e ci ricordano, ognuno con il proprio stile più o meno romantico, esuberante, delicato o audace, che la natura - così come la creatività - non ha limiti: ha sempre qualcosa da svelare.