
Il vaccino durante le terapie
I pazienti oncologici non solo possono ma dovrebbero vaccinarsi: “La vaccinazione antinfluenzale per chi ha ricevuto una diagnosi oncologica e sta per iniziare un trattamento antitumorale o è già in terapia non è assolutamente controindicata. Anzi: bisogna vaccinarsi perché anche se la copertura vaccinale può essere meno potente rispetto a una persona sana, sottoponendosi al vaccino si può comunque ridurre il rischio di andare incontro a complicanze respiratorie che possono verificarsi durante l’influenza, come le polmoniti batteriche, che possono anche mettere a rischio la vita dei malati, oltre che non dover rimandare il ciclo di trattamento in programma proprio a causa dell’influenza”.Vaccino anche con l'immunoterapia
Sì dunque al vaccino prima e durante tutti i tipi di le terapie antitumorali, anche l’immunoterapia, il trattamento sul quale ancora oggi si tende a storcere un po’ il naso, pensando che abbassi le difese immunitarie del paziente oncologico: “È importante far chiarezza su questo punto”, spiega Cinieri, che aggiunge: “Questo trattamento antitumorale non comporta sempre immunodepressione e se anche il numero dei globuli bianchi è più basso, questo non è un problema così importante per la vaccinazione. Il rischio maggiore che si corre in questo caso è che la copertura sia meno efficiente, ma il paziente è pur sempre più protetto dal virus influenzale rispetto a un malato che non si sottopone alla vaccinazione”.Al momento ci sono già dei dati che rivelano come il vaccino durante l’immunoterapia non faccia male e non metta in pericolo la vita dei malati: “Si tratta dello studio retrospettivo Invidia 1 – sottolinea l’esperto -, condotto nell’Università di Parma su un campione di 300 pazienti, dei quali oltre 70 erano pazienti oncologici trattati con immunoterapia e vaccinati nel corso della stagione influenzale 2016-2017. Adesso è in corso un secondo trial, Invidia 2, sempre su questo argomento, ma questa volta si tratterà di uno studio prospettico e multicentrico, che coinvolgerà diverse strutture ospedaliere italiane e quasi mille pazienti per dimostrare la sicurezza e l'importanza della vaccinazione durante l’immunoterapia”.
Il periodo migliore
Per chi è in terapia ormonale o in radioterapia, e riceve dunque piccole dosi ogni giorno della cura contro il cancro, “può andar bene vaccinarsi in qualsiasi periodo del trattamento”, spiega Cinieri. Un po’ diverso è invece il discorso per chi si sottopone alla chemio o all’immunoterapia, perché generalmente si sottopone a cicli di trattamento attivo, alternati da periodi di pausa. “In questi casi – consiglia l’esperto - è bene cercare di sottoporsi alla vaccinazione tra un ciclo e l'altro, per capire se gli eventuali effetti collaterali sperimentati, come malessere o fatica, siano una reazione al vaccino oppure alle terapie, per intervenire in ciascuno dei due casi nel modo migliore e più accurato possibile”.Un aspetto importante su cui riflette inoltre l’esperto è anche l’importanza di non sottovalutare i benefici della vaccinazione antinfluenzale anche quando il più della malattia oncologica è ormai alle spalle: “Va inoltre specificato che il vaccino antinfluenzale è la principale arma che abbiamo per prevenire e per tenere a bada i sintomi dell’influenza. Quindi anche chi ha finito le terapie ed è in remissione dalla malattia – spiega Cinieri - è bene che continui a vaccinarsi, così come sarebbe una buona raccomandazione se anche la popolazione generale si sottoponesse al vaccino”.