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Covid e asma: 90 minuti per i dubbi dei pazienti

Tosse, respiro affannoso, oppressione al torace: sintomi che possono indurre confusione tra chi soffre di asma. Domani due esperti rispondono online

2 minuti di lettura
“Soffro di asma allergica e in questo periodo mi sembra che la mia tosse sia peggiorata. Come faccio a capire se sono i sintomi dell’asma o se ho contratto il Coronavirus?”. “Se contraggo il virus, ho più possibilità di ammalarmi gravemente dato che soffro di asma?”. Sono solo due esempi degli oltre duemila quesiti arrivati a FederAsma dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus. Pazienti e familiari che hanno tanti dubbi sui rischi di questo virus che colpisce le vie respiratorie. Proprio per rispondere a domande come queste domani si svolge “Asma e Covid-19: a domanda, risposta”, il primo webinar interattivo destinato a pazienti, familiari e caregivers promosso da FederAsma e Allergie Odv.

Asma e Covid-19: sintomi sospetti

Difficoltà a respirare, tosse, senso di oppressione al torace. Sono i principali sintomi che accomunano apparentemente asma e Covid-19. Per i pazienti asmatici, infatti, può essere difficile distinguere la difficoltà a respirare (dispnea) tipica dell’asma da quella che si manifesta nei casi più gravi di malattia da Sars-CoV-2. A fare la differenza, nella gran parte dei casi, è però la presenza di febbre. “Le persone con asma, già interessate da una malattia respiratoria cronica, temono il rischio di contrarre il virus – dichiara Laura Mastrorillo, presidente FederAsma - dall’inizio della pandemia siamo stati inondati dai quesiti. Anche se a distanza, abbiamo sentito quindi il dovere di stare vicini, siamo ben consapevoli dei timori e delle difficoltà che i soggetti asmatici vivono in questo periodo”.

Asmatici meno a rischio Coronavirus

In realtà, stando alle ultime ricerche scientifiche i soggetti asmatici corrono un rischio minore di contrarre l’infezione da Covid-19. Alla base potrebbe esserci il potere fortemente antinfiammatorio che la terapia per il controllo dell’asma esercita e che potrebbe svolgere un’azione protettiva. Ciò non toglie che anche i pazienti asmatici debbano seguire le regole di sicurezza: distanziarsi dagli altri di almeno 1 metro, limitare gli spostamenti, indossare la mascherina nei luoghi pubblici e al chiuso, lavare accuratamente e frequentemente le mani per almeno 40 secondi ed evitare di portarle a bocca, naso e occhi.

Vietato sospendere le terapie

L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie con riacutizzazioni ricorrenti dell'infiammazione e, quindi, dei sintomi. A consentire un controllo della malattia l’aderenza alle terapie e le visite mediche regolari. Solo così è possibile ridurre notevolmente il rischio di riacutizzazioni con conseguenti visite d’emergenza o ricoveri. “Un'informazione corretta può aumentare la consapevolezza e contribuire a rassicurare il paziente - afferma Claudio Micheletto, direttore di Pneumologia presso l’Azienda ospedaliera di Verona - evitando il diffondersi di paure spesso infondate che hanno fatto registrare un enorme calo di visite mediche negli ambulatori di pneumologia e allergologia. È fondamentale non affidarsi al ‘fai-da-te’ e consultare sempre il proprio specialista, anche telefonicamente o online, per qualsiasi dubbio o aggravamento della sintomatologia. Vietato, quindi, sospendere la terapia senza indicazioni ricevute dal medico. Un’interruzione incontrollata dei farmaci è molto più pericolosa, ancor di più per quelle forme di asma moderato-grave”.

90 minuti per togliersi il dubbio

“Se sono un soggetto asmatico corro maggiormente il rischio di contrarre il Coronavirus? Devo seguire regolarmente la terapia indicata dallo specialista o può essere rischioso? Posso recarmi dal medico per monitorare la mia condizione?” Per chiarirsi le idee su questi e altri dubbi, l’appuntamento virtuale è per domani martedì 12 maggio dalle ore 18 alle 19.30. Novanta minuti durante i quali i pazienti avranno la possibilità di approfondire aspetti di loro interesse e interagire con gli specialisti partecipanti tramite videochat: Massimo Galli, direttore Malattie Infettive Ospedale Luigi Sacco di Milano, e  Claudio Micheletto, direttore Unità operativa di Pneumologia, Azienda ospedaliera di Verona. Per partecipare all’iniziativa basterà registrarsi su www.asmazero.it o direttamente su https://register.gotowebinar.com/register/4093609740128868624