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Approvati i primi monoclonali per prevenire Covid nei pazienti fragili

Approvati i primi monoclonali per prevenire Covid nei pazienti fragili
Aifa ha appena autorizzato l’utilizzo della combinazione di tixagevimab e cilgavimab per prevenire Covid 19 nei pazienti fragili e immunocompromessi, in cui i vaccini possono risultare meno efficaci
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È IN ARRIVO una nuova arma, che affiancherà i vaccini per difendere i pazienti più a rischio da Covid 19. Aifa ha appena approvato l’utilizzo di due anticorpi monoclonali in combinazione, tixagevimab e cilgavimab, per prevenire l’infezione da Sars-Cov-2 nelle persone ad alto rischio, che hanno minori chance di trarre beneficio dalla vaccinazione o non possono sottoporvisi a causa di controindicazioni mediche.

 

I primi anticorpi a scopo preventivo

Tixagevimab e cilgavimab sono una novità importante, perché rappresentano la prima combinazione di anticorpi monoclonali approvata a scopo preventivo: per proteggere cioè dall’infezione ancor prima di essere stati esposti al virus. Finora sono stati utilizzati come terapia precoce per Covid, ma sempre in pazienti già positivi al virus. La nuova indicazione da parte dell’Aifa è arrivata sulla scia dei risultati ottenuti nello studio internazionale di fase 3 PROVENT, che ha indagato l’efficacia dei due monoclonali su circa 5.200 individui non contagiati, mostrando una riduzione dell’83% del rischio di sviluppare la malattia in forma sintomatica. I dati raccolti, inoltre, parlano di una protezione di lunga durata: almeno sei mesi da una singola infusione, ma probabilmente anche un anno.

 

“Solo lo 0,3% dei pazienti che hanno ricevuto i due anticorpi monoclonali nello studio ha sviluppato una forma sintomatica di Covid 19, contro l’1,8% di quelli che hanno ricevuto il placebo”, ha spiegato Giovanni Perri, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie Infettive dell’Università di Torino: “E in caso di malattia, nei pazienti sottoposti alla terapia preventiva le sintomatologie sono risultate molto più contenute. Si tratta senz’altro di un’aggiunta importante al nostro armamentario terapeutico, soprattutto in un periodo in cui alcuni degli anticorpi monoclonali che avevamo a disposizione stanno iniziando, purtroppo, a diventare inefficaci”.

 

La capacità neutralizzante

La combinazione di tixagevimab e cilgavimab sembra infatti in grado di mantenere la sua capacità di neutralizzare il virus nonostante le molteplici mutazioni subite da Omicron, che hanno messo a dura prova molti degli anticorpi monoclonali sviluppati contro la variante Delta. La capacità di neutralizzazione della combinazione rientra nel range dei livelli di anticorpi riscontrati in individui infettati dal Covid-19 e guariti naturalmente, sottolinea Perri: “I dati di tre studi indipendenti sono concordi nel dimostrare che la combinazione di questi due anticorpi a elevata concentrazione e caratterizzati da siti di legame diversi mantiene un’attività neutralizzante contro la variante Omicron, a un livello tale da continuare a fornire benefici. Quest’arma può quindi integrare il percorso vaccinale dei più fragili”.

 

A chi possono essere prescritti

Attualmente, i due monoclonali sono approvati per l’utilizzo in pazienti oncoematologici, persone affette da immunodeficienze primitive o acquisite o sottoposte a trattamenti immunosoppressivi, come nel caso dei trapiantati. In questi pazienti, in cui l’efficacia dei vaccini contro Covid è più limitata, i monoclonali possono rappresentare una forma aggiuntiva di protezione dal rischio di sviluppare una forma sintomatica della malattia. Verranno utilizzati su segnalazione del medico curante, che invierà i pazienti per una valutazione nei centri ospedalieri dove vengono effettuate le infusioni. “Al momento l’Italia ha acquistato 20mila dosi della combinazione  tixagevimab/cilgavimab”, ha rivelato nel corso dell’incontro online dedicato alla stampa che si è tenuto questa mattina Raffaela Fede, Direttore Medico di AstraZeneca Italia, azienda che produce i due farmaci. “La buona notizia è che i due monoclonali sono in arrivo nel nostro paese già nelle prossime ore, e in brevissimo tempo saranno quindi a disposizione dei pazienti”.

 

Crediti per l'immagine: Mufid Majnun on Unsplash