Sono preoccupati gli oncologi italiani e non lo nascondono. “È cruciale che gli esami di screening, in particolare per il tumore della mammella e del colon-retto, ripartano a pieno regime”, ha insistito il presidente eletto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) Saverio Cinieri. “Oggi come oggi non riusciamo a stimare i danni dei ritardi diagnostici: vedremo davvero l’effetto della pandemia in ambito oncologico nei prossimi due anni”. L’appello, rilanciato durante il webinar "Update sui tumori della mammella e del colon-retto. AIOM incontra le associazioni dei pazienti", è quello di incentivare l’esame del sangue occulto nelle feci e le mammografie dopo le brusche interruzioni dell’anno passato. “Grazie a questi test - ha spiegato Cinieri - possiamo individuare precocemente il tumore del seno e del colon-retto, le due neoplasie più diffuse e frequenti in Italia, che ogni anno fanno registrare oltre 98mila casi sia tra gli uomini che le donne”.
"Ampliare" la fascia di età per lo screening del cancro al seno
I dati di Aiom indicano un costante aumento negli ultimi anni di casi di carcinoma mammario su tutto il territorio nazionale. Anche per questo è fondamentale che gli screening mammografici ripartano al più presto: “Sono esami salvavita”, ha ribadito Cinieri, che ha aggiunto che AIOM ha richiesto lo scorso luglio l’allargamento della fascia di popolazione a cui sono rivolti, da 50-70 anni a 45-74 anni.
L’incontro virtuale con le associazioni di pazienti è stato anche un momento per riportare l’attenzione sull’autopalpazione, che “deve diventare un appuntamento fisso con la prevenzione alla fine di ogni ciclo mestruale e che va segnato sul calendario così come suggeriscono i colleghi oncologi americani”.
Tumore del colon-retto: non perdiamo terreno
Anche il tumore del colon-retto è una delle neoplasie più diffuse nel nostro Paese (e non solo), ma può essere prevenuto o individuato precocemente dall’esame del sangue occulto in modo davvero efficace. “Si tratta di un test poco invasivo e in diverse Regioni può essere svolto consegnando un campione in farmacia”, ha spiegato Lisa Salvatore, dell’Oncologia Medica, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma. “In questo modo si evitano quegli accessi alle strutture sanitarie più grandi che ancora preoccupano molti cittadini. In Italia il numero di nuovi casi l’anno di tumore del colon-retto è in riduzione anche grazie agli screening, che consentono l’individuazione delle lesioni precancerose. E’ un ottimo risultato e speriamo che il calo dell’incidenza non venga minato da questa terribile pandemia”.
Dal punto di vista terapeutico, inoltre, sono stati fatti molti progressi e nelle prossime raccomandazioni Aiom ci saranno delle novità. “Le ultime evidenze consigliano di introdurre l’immunoterapia come trattamento di prima linea del tumore del colon metastatico caratterizzato da instabilità dei microsatelliti. Si tratterà per ora di uso compassionevole, ma prevediamo di ottenere la rimborsabilità”, ha precisato Salvatore. “Un’altra novità riguarda il trattamento del tumore al colon-retto caratterizzato da mutazione BRAF. Questa alterazione è presente solo nel 10% dei casi, che di solito hanno una prognosi peggiore. L’introduzione di nuovi farmaci mirati, però, può cambiare la storia di malattia di questi pazienti”.
Prevenzione, sempre
Il rischio di sviluppare tumori può essere ridotto conducendo una vita sana: niente fumo e alcol, e controllo del peso attraverso una dieta equilibrata e esercizio fisico. “Le dritte sull’alimentazione dei pazienti oncologici sono le stesse che per la popolazione generale: consumare molte fibre, legumi, frutta secca, mentre è meglio diminuire il consumo di carne a 1-2 volte la settimana e evitando le carni alla brace”, ha precisato Salvatore. “Tutta l’attività fisica va bene compatibilmente con le proprie condizioni di salute: non ci sono sport che per un paziente oncologico sono sconsigliati”, ha aggiunto Cinieri. “Anche se alle mie pazienti operate di tumore alla mammella mi permetto di consigliare attività come il nuoto e il canottaggio perché sembra che abbiamo azione linfodrenante. Le pulizie domestiche, invece, non vanno considerate attività fisica”.
“Infine non va dimenticata la prevenzione primaria e secondaria del carcinoma della cervice uterina”, ha dichiarato Cinieri. “Abbiamo a disposizione due strumenti fondamentali che sono l’HPV-test e soprattutto la vaccinazione gratuita per gli adolescenti”. E’ possibile addirittura eliminare totalmente questa neoplasia incentivando alcune pratiche sanitarie. E’ un obiettivo che si stanno ponendo alcuni stati, come l’Australia, e che può essere raggiunto anche dall’Italia”.
Vaccini anti-Covid: è il momento dei pazienti fragili
Gli esperti sottolineano infine l’importanza della vaccinazione contro Covid-19 per i pazienti oncologici. “In quanto categoria fragile le direttive nazionali prevedono la vaccinazione con prodotti a mRNA, Pfizer o Moderna dunque”, ha insistito Cinieri. “Ma qualsiasi vaccino va bene, che si sia pazienti oncologici in terapia attiva o in follow-up: l’importante è vaccinarsi”.