Torna, e di nuovo "in presenza", il treno della prevenzione del tumore al seno: il Frecciarosa, che per l'11esimo anno consecutivo porta in giro per l'italia la cultura della salute femminile e della diagnosi precoce del carcinoma mammario. Dal 1 al 31 ottobre, infatti, i treni ad alta velocità, quelli regionali e i FrecciaLounge delle stazioni ospitano gli incontri con specialisti dedicati alle donne e si potranno avere consulenze gratuite online sulla "Piattaforma Frecciarosa" (www.frecciarosa.it).
"Scopo di 'Frecciarosa' è diffondere la cultura della prevenzione in un contesto sdrammatizzante e inusuale: i treni e le stazioni diventano luoghi d'incontro tra medici e cittadini in un simbolico 'viaggio nella salute", dice Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus, l'associazione che promuove il progetto insieme al Gruppo FS Italiane, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e il sostegno dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e di Farmindustria. Un progetto importante perché, ricorda l'oncologa "Solo per il 2020 in Italia, sono state stimate quasi 55mila nuove diagnosi di tumore della mammella, la neoplasia in assoluto più frequente in tutta la popolazione".
Gli screening mancati a causa di Covid
La ripartenza dell'Italia dopo la pandemia passa inevitabilemente dalla salute. Dopo la crisi del servizio sanitario nazionale degli ultimi tempi e il blocco o rallentamento degli screening è necessario recuperare il terreno perso. Nel 2020, rispetto al 2019, si contano oltre 3.300 diagnosi mancate di carcinoma della mammella, 2.700 di collo dell'utero, 1.300 di carcinoma del colon-retto e oltre 7.400 di adenomi colorettali avanzati, proprio per il blocco e i ritardi nel riavvio dei programmi di prevenzione secondaria. "È nostro compito far retrocedere in tempi rapidi questi numeri, altrimenti incrementeranno esponenzialmente - aggiunge Bonifacino - Nei prossimi anni la gestione delle patologie oncologiche sarà più complessa, perché i ritardi rischiano di causare diagnosi in stadio più avanzato".
Tumori e Covid, in Europa un milione in meno di diagnosi. Aiom: "Sì a terza dose del vaccino"
Orietta Berti e Carolyn Smith le nuove testimonial
La pandemia, inoltre, ha allontanato la popolazione da corretti stili di vita in termini di alimentazione sana e attività fisica. Proprio per questo le testimonial dell'edizione 2021 sono la cantante Orietta Berti e la docente di ballo Carolyn Smith, icona della battaglia contro il tumore, che attraverso il suo esempio ha dato coraggio e speranza a migliaia di pazienti oncologici. Flaminia Fegarotti porterà un'ulteriore testimonianza in qualità di paziente.
"Il ballo e, più in generale, l'attività fisica praticata con regolarità rappresentano un importante strumento di prevenzione primaria - spiega Giordano Beretta, Presidente nazionale AIOM -. Le evidenze scientifiche più robuste riguardano il cancro della vescica, della mammella, dell'endometrio, dell'esofago, dello stomaco, del colon-retto e del rene. Questi studi mostrano un'associazione tra aumento dell'attività fisica e riduzione del rischio di cancro, che per alcune neoplasie raggiunge il 20%. L'esercizio fisico di moderata intensità è utile anche dopo la diagnosi di cancro ed è entrato a far parte della gestione della malattia. È dimostrato, ad esempio, il legame tra attività fisica, minori recidive e maggiore sopravvivenza nelle donne colpite da cancro della mammella. In queste pazienti, l'attività fisica riduce anche la sindrome ansioso-depressiva e migliora la qualità di vita. Siamo orgogliosi di collaborare alla realizzazione di progetti come 'Frecciarosa', promossi dal mondo del volontariato e rivolti a tutti i cittadini".
Dieci anni più uno
Lo scorso anno era stata realizzata un'edizione speciale del 'Frecciarosa', totalmente online, che ha raggiunto ottimi risultati: dal 1° al 31 ottobre 2020 il numero complessivo di utenti della piattaforma è stato pari a 30.300, a testimonianza che la cultura della prevenzione ha toccato davvero una percentuale ingente di popolazione. Ben 7.860 persone hanno scaricato la versione online del Vademecum della Salute, disponibile sempre sulla piattaforma. "Il progetto 'Frecciarosa' rappresenta un'iniziativa di grande valore perché porta la cultura della prevenzione più vicino alle persone - spiega il Ministro della Salute Roberto Speranza, nell'introduzione del Vademecum -. La rete territoriale e la prevenzione sono le leve principali per affrontare e vincere le sfide del futuro. La pandemia ci ha insegnato che è necessario riportare le politiche di prevenzione, di educazione alla salute e di assistenza socio-sanitaria al centro delle priorità e degli investimenti, per riformare il Servizio Sanitario Nazionale con visione e coraggio".
"Trenitalia e tutto il Gruppo FS Italiane confermano il sostegno al progetto 'Frecciarosa' che in dieci anni ha permesso a migliaia di donne e uomini di ricevere, a bordo treno o nelle sale dedicate ai viaggiatori, visite e informazioni mediche sui corretti stili di vita, migliorando la cultura della prevenzione - afferma Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia -. La sostenibilità sociale è uno dei valori che ci guida, fondamentale per tutte le nostre attività. È forte la nostra attenzione verso le esigenze delle persone, partendo dalle fasi di costruzione di un treno pensato e progettato per accogliere tutti fino alle necessità dei passeggeri prima, durante e dopo il viaggio. In questa edizione 'Frecciarosa' tornerà a viaggiare a bordo dei nostri treni coprendo tutto il territorio nazionale".
La salute passa anche dalla gender equity sul lavoro
"Con orgoglio ricordo il coraggio e la determinazione delle donne nella battaglia contro il Covid, come professioniste della sanità, medici, infermiere e come ricercatrici pubbliche e delle Imprese del farmaco", aggiunge Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmindustria: "Donne che hanno rappresentato e rappresentano un pilastro della salute e della sua gestione a livello famigliare e sociale, in quanto principali caregiver. E che spesso curano gli altri ma trascurano se stesse. Ecco perché è fondamentale continuare a diffondere quella cultura della prevenzione che, come aziende farmaceutiche, da tempo stiamo promuovendo, con un welfare mirato sulla persona. Imprese leader per occupazione femminile che raggiunge quota 43% dei dipendenti (rispetto a una media dell'industria pari al 29%) e nella R&S sale addirittura al 52%. E le donne - conclude - ricoprono spesso ruoli di responsabilità: sono infatti il 42% di dirigenti e quadri (52% tra gli under 40). Nella farmaceutica la parità di genere è da anni una realtà".