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Abruzzo, di 4 Breast Unit solo due rispettano i requisiti

Margarida Afonso on Unsplash
Margarida Afonso on Unsplash 
Lo rivela un’indagine Altems per il progetto “Breast Unit: la squadra che vince” promosso da Europa Donna Italia. Pazienti, medici e istituzioni si alleano per risolvere le criticità
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In Abruzzo ci sono quattro Breast Unit, ma con delle disomogeneità rispetto ai requisiti richiesti a questi centri multidisciplinari per la cura del tumore al seno: due non raggiungono la soglia minima di 135 nuovi casi trattati ogni anno e si rilevano carenze nella composizione del team e nella valutazione della qualità.

A metterlo in luce sono i risultati di una indagine condotta dai ricercatori di ALTEMS per il progetto "Breast Unit: la squadra che vince", che Europa Donna Italia ha avviato per valorizzare la multidisciplinarietà dei centri di senologia dell'Abruzzo, in collaborazione con Senonetwork e grazie al contributo incondizionato di Roche.

I risultati sono stati presentati nel tavolo di lavoro che si è svolto il 28 ottobre con medici, associazioni e Istituzioni. L'indagine ha coinvolto i coordinatori delle quattro Breast Unit regionali e le associazioni del territorio attive nell'area della senologia. "Sebbene la conoscenza della rete regionale dei centri appaia assodata, i centri collaborano tra loro purtroppo ancora in maniera sporadica", sottolinea Eugenio di Brino, ricercatore ALTEMS dell'Università Cattolica.

C'è però anche la buona notizia: il 3 settembre scorso è stato approvato il nuovo PDTA mammella regionale, finalizzato "ad accelerare i lavori per uniformare le procedure di presa in carico e terapia delle pazienti, ancora molto frammentate", come ha ricordato l'assessora alla salute Nicoletta Verì, nel suo video messaggio trasmesso in apertura dei lavori: "La completa attivazione dei quattro centri della rete senologica - ha detto - dovrà essere operativa in tempi ragionevoli e sarà oggetto di un monitoraggio continuo".


Per risolvere le criticità, Europa Donna Italia, insieme alla sua delegazione abruzzese, è pronta a dare il suo contributo a supporto del piano di intervento già avviato dalle Istituzioni regionali.

"Prendiamo atto della buona volontà della Regione Abruzzo e dell'Assessore", dice Rosanna d'Antona, presidente Europa Donna Italia: "Insieme alle associazioni della delegazione Europa Donna Abruzzo siamo a disposizione dei medici e delle Istituzioni per accelerare il percorso, rilevando la qualità percepita dalle pazienti e incrementando la comunicazione e l'informazione alle donne. Le associazioni di volontariato, infatti, sono una risorsa per il sistema salute e possono dare un contributo importante non solo all'interno della Breast Unit ma anche negli organi di coordinamento e monitoraggio della rete, come già accade in altre Regioni".

"I nostri obiettivi sono favorire la ricerca clinica e sviluppare controlli di qualità attraverso masterclass e iniziative formative", conclude Luigi Cataliotti, presidente Senonetwork: "Le unità abruzzesi di Ortona e L'Aquila fanno già parte della nostra rete, e siamo in attesa che anche le restanti due possano raggiungere i numeri necessari a diventare parte del gruppo. Con un numero così contenuto di Centri, dare vita a progetti uniformi su tutto il territorio regionale non è un compito impossibile, anzi, è un obiettivo da raggiungere rapidamente".