Offrire un sostegno psico-oncologico a chi ha un tumore al seno metastatico e ai familiari in tutta Italia. Sia attraverso un percorso individuale, sia attraverso gruppi di auto-mutuo-aiuto di pazienti metastatiche. È questo l'obiettivo del progetto realizzato dall'associazione Noi Ci Siamo. Si chiama "Lo Psiconcologo in Rete", ed essendo basato su una piattaforma online permette di raggiungere le pazienti che ne vogliono usufruire ovunque si trovino.
Il servizio di psiconcologia è riconosciuto come fondamentale all'interno delle Oncologie e delle Breast Unit, ma non sempre - soprattutto in tempi di Covid - può essere garantito con continuità. Per questo motivo, moltissime associazioni di volontariato attive nell'ambito del tumore al seno promuovono il sostegno psico-oncologico laddove questo non sia previsto. "Come Noi Ci Siamo - Associazione Nazionale Tumore al Seno Metastatico, cerchiamo di dare il nostro contributo, con un'attenzione specifica verso le pazienti con carcinoma mammario avanzato, perché la malattia metastatica pone sfide e presenta bisogni diversi da quelli del tumore al seno in stadio iniziale", fa sapere l'associazione.
I gruppi di auto-mutuo-aiuto
Oltre al percorso con sedute individuali, all'interno del progetto è stato anche formato il primo gruppo di auto-mutuo-aiuto in cui le donne con tumore al seno metastatico possono confrontarsi tra loro, con la guida di uno psiconcologo "facilitatore", esperto in questa fase della malattia, e accompagnate dalla figura della "fiduciaria", una ex-paziente con una formazione specifica. "Un progetto ispirato al modello proposto già molti anni fa da Ada Burrone, fondatrice di Attivecomeprima", spiegano dall'Associazione: "Questa modalità può essere di grande aiuto. Pensiamo che far incontrare donne con la stessa malattia e nella stessa fase, con problematiche spesso simili e che provengono da tutta Italia, possa avere una valenza particolare ed essere un punto da cui partire per costruire un proprio percorso interiore. Altre esperienze ci insegnano che il gruppo ha una funzione speciale: è importante per rompere l'isolamento, per condividere le proprie esperienze di vita, gioiose o dolorose, per scambiarsi informazioni e soluzioni. Grazie al gruppo una paziente può riscoprirsi risorsa, non solo per sé, ma per l'intera collettività. Ancora, questa modalità può essere importante per chi non si trova a proprio agio con l'idea di un aiuto psicologico di tipo tradizionale".
Il servizio viene offerto gratuitamente (è necessaria l'iscrizione all'associazione, attraverso la quota annuale di 10 euro). In questo momento si sta avviando un secondo gruppo di auto-mutuo-aiuto e si sta lanciando il servizio di sostegno anche per i caregiver. Chiunque fosse interessato può contattare l'associazione via mail all'indirizzo info@mbcitalia.com.
Crediti per l'immagine: Matthew Henry on Unsplash