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Sanremo 2023, sfilata sul green carpet. Eleganti, provocatori, con tacchi o senza: i Big si lanciano nell’arena dell’Ariston

Come da tradizione, sul palco dell'Ariston si sono alternati i 28 cantanti in gara, uno via l'altro, per le ultime prove prima del debutto e per tenere a bada l'ansia della gara

Claudia Fascia, Dario Freccero
2 minuti di lettura

Il green carpet a Sanremo

 

Sanremo 2023, fuochi e sfilata sul green carpet. Grignani il più simpatico: scatta sull'erba e lancia i suoi fiori al pubblico in delirio

Qui sopra, il videocommento di Dario Freccero, inviato del Secolo XIX

Sanremo - Esibizione, look, trucco, parrucco. Un tono più su o uno più giù. Tacchi o zeppa, gonna o pantaloni (indifferentemente se si parla di uomini o di donne). Quello che è fatto, è fatto: non c'è più tempo per i cambiamenti dell'ultimo minuto. Il Festival di Sanremo numero 73 è pronto a tagliare il nastro. E nel lungo pomeriggio di lunedì 6 febbraio (per cinque ore filate), come da tradizione, sul palco dell'Ariston si sono alternati i 28 cantanti in gara, uno via l'altro, per le ultime prove prima del debutto di domani e per tenere a bada l'ansia della gara. Occasione ghiotta anche per vedere da "dentro" la nuova scenografia, firmata da Gaetano e Maria Chiara Castelli. Accogliente e avvolgente, caratterizzata da curve e forme morbide: un rassicurante approdo dopo gli anni turbolenti della pandemia.

A rompere il ghiaccio è Giorgia, tuta e trucco leggero, che riceve meritati applausi dall'orchestra. Poche le interruzioni e i problemi tecnici che si contano sulle dita di una mano. Giusto i Modà - con tanto di batteria ricoperta di brillantini - si fermano per una decina di minuti prima di risolvere e Levante, che litiga con uno degli in-ear. Chiede di ripetere anche Anna Oxa, total black e ampio cappello di cui si disfa subito, ultima ad esibirsi: è in cerca di più "morbidezza" nella voce. Tutti, nessuno escluso, affrontano la prova più difficile: scendere le temute scale. I più impacciati sembrano Mara Sattei (pantaloni e top di pelle nera e tatuaggi in vista sulle braccia) su tacchi da capogiro e Lazza, con i suoi anfibi con zeppa inclusa. Tutti, o quasi - soprattutto i più giovani -, ringraziano a fine esibizione i maestri dell'orchestra e il pubblico di addetti ai lavori presente in sala. Come Ariete ("ciao a tutti, ciao orchestra come va?", esordisce), Madame o i Colla Zio ("Grazie orchestra, vi amo. Dice uno di loro").

"E' un onore, un grande piacere. Grazie a tutti. E' un sogno", si lancia Leo Gassmann con un sorriso sincero. Anche se prova tecnica, in tanti tirano fuori emozioni vere. Particolarmente coinvolgenti le performance di Mr. Rain che porta sul palco un coro di otto bambini. Anche i Coma_cose - dopo Fuoc negli occhi di due anni fa - riescono a non deludere le aspettative. Anche di spalle uno con l'altra riescono a trasmettere un magnetismo e un'elettricità che non è da tutti. Magnetici. Ultimo conferma i pronostici che lo vogliono in lizza per il podio e la vittoria: si presenta in vestito blu elegantissimo. Ma anche concentrato e ispirato. Se la dovrà vedere con un Marco Mengoni in stato di grazia. Sarà difficile battere il cantautore che si presenta con una sgargiante camicia blu e gialla, "Mi ci manca solo la corona", scherza quando deve attendere qualche secondo per far scendere una delle ellissi (la corona, appunto) della scenografia.

La maggior parte punta sul nero, qualcuno sul bianco. Solo lui e i Colla Zio osano con i colori. In barba alla scaramanzia, Colapesce e Dimartino si presentano uno in colore pastello, l'altro in viola. Rosa Chemical non si smentisce e indossa un abito con bretelle e gonnellino, molto dark, stile Mercoledì Addams. gIANMARIA butta via l'asta del microfono, Paola e Chiara trasformano l'Ariston in pista da ballo con sei ballerini al seguito. Tutti tornano in stanza soddisfatti. 

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