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Sanremo 2023, Amadeus e la gioia per gli ascolti della prima serata. Ma afferma: “La strada è ancora lunga”

La conferenza stampa. Il direttore artistico e conduttore risponde al Cda Rai che si è lamentato per non esser stato informato dell’arrivo del presidente Mattarella: “Se io fossi in loro direi che è un'operazione che valorizza l'intera azienda, quindi ringrazierei”. La co-conduttrice della seconda serata sarà Francesca Fagnani

Tiziana Leone
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Da sinistra Stefano Coletta, Amadeus, Francesca Fagnani e Gianni Morandi

 (lapresse)

Sanremo – La sua soddisfazione più grande sono i giovani, quel 79,81% di individui tra i 15 e i 24 anni che lo hanno seguito nella sua prima serata. «Al pubblico tradizionale del Festival si è aggiunto, oserei dire prepotentemente, un pubblico di giovani, di ragazze e ragazzi giovanissimi che è veramente qualcosa che mi inorgoglisce, perché è stato sempre il mio pensiero sin dal primo momento». Amadeus punta ai giovani, «cui Benigni ha insegnato qualcosa sulla Costituzione», perdona Blanco «un ragazzo di vent’anni, talentuoso, educato che sa di aver sbagliato», gongola sul dato del 62% di share della prima serata, ma non si esalta «la strada è ancora lunga» e risponde deciso al Consiglio di amministrazione Rai che si è lamentato per non esser stato informato dell’arrivo del presidente della Repubblica. «E’ un Cda che si preoccupa di sapere perché non è stato informato, se io fossi in loro direi che è un'operazione che valorizza l'intera azienda Rai quindi ringrazierei chiunque avesse fatto in modo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si presentasse al Teatro Ariston, invece che cercare di colpevolizzarlo».

Il direttore artistico rimette in riga quei consiglieri, guidati dal presidente Rai Marinella Soldi, tagliati fuori da un evento istituzionale di cui avrebbero voluto sapere qualcosa di più. E a dargli man forte scende in campo anche Stefano Coletta, direttore dell’intrattenimento prime time, anche lui tenuto fuori dalla notizia dell’arrivo di Mattarella. «La segretezza dell'operazione era dovuta a una questione di sicurezza – ammette Coletta - Stiamo cercando di fare un bel prodotto per le persone che pagano il canone e quindi non sempre la lettura strumentalizzata di tutto ciò che avviene fa piacere. Avere il presidente della Repubblica è stato un momento straordinario e di grandissimo valore, sono abbastanza stanco di narrazioni fantasiose e strumentali, non mi sento sminuito per nulla del fatto che nessuno mi abbia avvertito, perché ci sono operazioni che devono essere portate avanti con l'attenzione e la delicatezza del caso». Quanto al senatore Matteo Salvini, critico nei confronti della narrazione della Costituzione in prima serata, taglia corto. «Sono quattro anni che Salvini se la prende con il Festival, ma basta non guardarlo, so che ieri sera guardava un film e spero che ne scelga uno anche sabato sera se preferisce. Rispetto il pensiero dell’onorevole. Si chiama libertà. Non vuole che Paola Egonu parli dell’argomento razzismo? Già questo non va bene, Benigni ha ricordato articolo 21, tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero».

Archiviata la questione Blanco, “perdonato” anche dal sindaco, stasera sul palco salirà Francesca Fagnani, con un monologo dedicato alla scuola e ai giovani detenuti. «Voglio portare un tema che mi è molto caro e al quale ho lavorato nel corso degli anni– spiega Fagnani – Mi sento una privilegiata non solo per salire su quel palco ma anche perché nella vita ho avuto la possibilità di studiare, mi ha consentito poi di scegliere il mestiere che amo: la scuola per me è un tema centrale soprattutto nelle aree più fragili del paese e della società, questo questo è il tema che affronterò, riferito ai ragazzi che hanno sbagliato e stanno pagando. C’è un passaggio che potrebbe essere più delicato, ho chiesto se potevo dirlo e ho apprezzato moltissimo la libertà che non i tutti contesti mi è stata data questa possibilità». «La libertà di pensiero la do sempre perché non c’è mai dietrologia politica, non ho timore che nessuno si possa risentire – replica Amadeus – Sarà un passaggio fondamentale perché il pubblico a casa possa capire ancora meglio quello che lei dirà».

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