Mps Aironi, Phillips: sarà un anno stimolante
Rugby Celtic. Il tecnico: cura dei dettagli e stranieri di maggiore qualità Il nuovo flanker Ferrarini: spero di non deludere la fiducia che mi è stata data

di Leonardo Bottani
VIADANA
«Abbiamo finito la stagione in crescendo tanto che mi è dispiaciuto che fosse terminata. Quindi sono contento che si riprenda presto. L’anno scorso c’erano tante cose da imparare: quest’anno sarà molto diverso». Rowland Phillips è molto stimolato dalla prospettiva della seconda stagione celtica con gli Mps Aironi, la prima da head coach dall’inizio.
Con una serie di test fisici nella palestra del Lavadera Village si è aperta ieri mattina la nuova stagione. Il gruppo era composto da 14 giocatori (mancavano Gabriel Pizarro, in permesso per il matrimonio del fratello, e Kaine Robertson che domenica a Hong Kong sarà in campo col World XV contro gli Asian Pacific Barbarians per beneficenza a favore del Giappone terremotato) oltre a 4 invitati da club di Eccellenza: Filippo Cristiano (Prato), Cosma Garfagnoli (Lazio), Riccardo Pavan (Roma) e Flavio Tripodi (GranDucato). Altri giocatori arriveranno in prova nelle prossime settimane.
«Siamo partiti molto presto - riprende Phillips - perché vogliamo mantenere il trend positivo dell’anno scorso. Stavolta avremo il 30% di volti nuovi quindi avremo una base solida su cui lavorare. La grande differenza rispetto a un anno fa sarà un lavoro più individuale e per questo è stato ingaggiato un tecnico esperto come Gruff Rees». Il primo anno, spiega il coach, si è lavorato per forza su macro aree (difesa, attacco, ecc) mentre quest’anno si scenderà nei particolari individuali. «Mi attendo una stagione più stimolante - afferma - con l’obiettivo di continuare a costruire sempre più la nostra identità, curando i dettagli che ci hanno fatto perdere di misura ben 8 gare. Quanto al gioco, avendo elementi di maggior qualità in ruoli chiave, faranno migliorare la squadra e crescere i giovani. Già al primo anno abbiamo visto la maturazione di Furno, Toniolatti e Alberto De Marchi. Gli stranieri devono dare l’esempio – conclude l’allenatore – devono essere il valore aggiunto».
Dei nuovi acquisti, l’unico già in gruppo a lavorare è Filippo Ferrarini, la giovane terza linea nocetana, già nazionale giovanile e reduce da un’ottima stagione all’esordio in Eccellenza coi Crociati, con cui ha totalizzato 11 presenze e due mete: «E’ un’esperienza molto importante, una nuova avventura e sono molto contento di avere questa possibilità. Spero di non deludere la fiducia che mi è stata data. Le mie caratteristiche sono in fase difensiva sul placcaggio e recupero del pallone nel break down e allo stesso tempo cerco di prendere parte al gioco d’attacco come collegamento tra mischia e trequarti».
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