In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Marani, che peccato In staffetta beffato da un compagno

ZURIGO. Nella finale della staffetta 4x100 ai campionati europei di atletica grande beffa per il mantovano Diego Marani. La squadra è stata squalificata dopo aver sbagliato l'ultimo cambio e mentre stava lottando per il bronzo. Protagonisti Marani e il compagno di squadra Obou. Nell'ultima frazione Marani ha scambiato il testimone con Obou il quale, però, ha pasticciato quel tanto che basta per indurre la giuria a far scattare la squalifica. Resta, comunque, il quinto posto di Marani nella finale dei 200 metri. Il velocista di Gazoldo aveva chiuso con 20''43, a 13 centesimi dalla medaglia di bronzo, l'ucraino Smelik; primo il britannico Gemili con 19''98 e secondo il francese, superfavorito, Lemaitre con 20''15. Marani aveva conquistato la semifinale dei Campionati europei di atletica classificandosi al terzo posto nella batteria dei 200 metri corsa all'ora di pranzo, con una gara controllata. Ma in serata ha dato il meglio di sé: con un ottimo 20" 36 Marani si è piazzato al terzo posto della semifinale.

2 minuti di lettura

[[(Video) Diego Marani è pronto per l'avventura europea]]

Diego Marani non ha più limiti. «È stata la gara della vita», afferma dopo aver centrato la finale dei 200 metri agli Europei di atletica leggera di Zurigo. La seconda, però, di gare della vita, in appena tre settimane. Ai tricolori di Rovereto sembrava aver raggiunto l’apice di questa stagione con quel 20”47 che gli garantì la vittoria. Ieri l’ha polverizzato: 20”36, undici centesimi in meno. Ha chiuso la sua semifinale al terzo posto, dietro l’inarrivabile Christophe Lemaitre (20”26) e l’ucraino Serhiy Smelyk (20”32). Nella gara che varrà una medaglia, stasera alle 21,49, si presenterà in settima corsia con il quarto tempo (il 20”23 del britannico Adam Gemili è davanti a tutti). E ora sognare è possibile, perché con il tempo di ieri si è issato al pari dei rivali che lotteranno per il bronzo. «La cosa che mi fa più felice è essere arrivato in finale direttamente – racconta – senza i ripescaggi, e di aver corso veramente bene. Come mai prima». La gara della vita, appunto. Oggi proverà a sfoderarne un’altra. In finale. «L’obiettivo sin da inizio stagione è sempre stato questo – afferma –. Arrivare nei primi otto d’Europa. Due anni fa ci arrivai ma era più facile, stavolta ci sono da protagonista. Con questo tempo posso veramente far bene e io sarò pronto. Voglio crederci». Le energie saranno un fattore determinante. «Con un giorno intero di riposo penso di poter correre una bella finale. La fatica dei due turni già corsi si farà sentire per tutti e non credo ci saranno tempi stratosferici. Ma io ho ancora molto da dare e spero di fare bene». Un’altra corsa della vita. Come quella di ieri, quando ha aggredito la pista senza sbagliare nulla. Partenza. Curva. Rettilineo. Gran finale. «Sono sempre stato lì, la buona curva mi ha fatto recuperare e nel finale mi sono buttato per guadagnare ancora qualcosa. Tutto ottimo, sono felice». Come lo è il suo allenatore Giovanni Grazioli, che vede il suo ragazzo terzo italiano di sempre sui 200, dietro alla leggenda Pietro Mennea e ad Andrew Howe. «È stato esaltante», sintetizza il coach. Marani aveva conquistato la semifinale con il terzo posto nella batteria corsa all’ora di pranzo, in un 20”65 decisamente controllato nella sua parte conclusiva. Senza forzare più di tanto l’alfiere delle Fiamme Gialle aveva dato prova di una eccellente condizione e si era limitato a concludere a due soli centesimi dall’inglese Talbot e ad uno dal greco Tsàkonas. Nonostante il fastidio allo stomaco che gli aveva impedito di riposare correttamente nella notte. Subito dopo l’arrivo Marani, ancora alle prese con disturbi gastrici, era andato a riposare in albergo per preparare al meglio la gara della serata. Una serata perfetta, come la sua «gara della vita». E ora che non ci sono più limiti Diego può sognare di viverne un’altra. Oggi in finale.

I commenti dei lettori