Mondiali Allievi: Bertuzzi, un ottavo posto d'oro nel salto triplo
La 17enne campionessa di San Silvestro conquista la finale e si migliora ancora, portando il suo primato personale a 12,79. In cinque mesi si è migliorata di 95 centimetri
di Alberto Fortunati
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CALI (Colombia). Chiara Bertuzzi ha conquistato l’ottavo posto nel salto triplo ai campionati mondiali Allieve di Cali in Colombia, realizzando un 12,79 che costituisce il suo nono primato personale in cinque mesi e la porta ben 95cm più in là dell’11,84 col quale vinse le qualificazioni ai tricolori indoor di febbraio. Chiara può festeggiare, il suo sorriso è degno di «Chariots of fire», la gemma musicale di Vangelis che nobilita e fa risplendere la storia di altri due grandi campioni, Lyddell e Abrahams, alle Olimpiadi di Parigi 1924.
Anche Chiara è campionessa vera, lo è al di là dell’ottavo posto di Cali, perchè è un ottavo posto che vale oro se si pensa al sacrificio e alla passione con la quale l’atleta di San Silvestro si dedica al salto triplo dopo avere provato svariate opzioni con la Regina delle discipline olimpiche.
Chiara è campionessa d’umiltà, le parli e lei ti risponde dall’altro capo del mondo come se fosse a casa sua e la chiamassero dall’ufficio postale di Buscoldo per una raccomandata qualsiasi: «Sì - ti dice con quella voce squillante come come il suo splendido sorriso - sono contenta per come sono andate le cose, ho dato tutto perchè sapevo di potere raggiungere un risultato importante. Ci sono riuscita, me lo godo e per un po’ mi riposo».
Dopo essere entrata nella finale di sabato notte la Bertuzzi ha ottenuto l’ottava misura del lotto, con un 12,75 che lasciava intuire come il nuovo primato personale, e ovviamente regionale fra le Allieve (quello italiano è della veneta Cestonaro con 13,32), era nell’aria. All’ultimo balzo l’atleta de I Gonzaga staccava fino a 12,79 (settima italiana all time) poi, incredula come mostra la foto, correva dalla sua allenatrice, Roberta Benedini, che commossa le annunciava il risultato che suggellava l’avventura mondiale.
«Chiara è stata fantastica -dice la prof -la gara era durissima però lei è riuscita a tirare fuori tutta la sua carica agonistica e a conquistare una posizione del tutto inattesa alla vigilia, pur se sapevamo che poteva arrivare una misura molto importante perchè Chiara ha i numeri per arrivare fino ai 13 metri, oggi come oggi. Siamo felicissime. Chiedere di più era assolutamente impossibile, è stata grande».
Chiara riposerà sino ai primi di settembre: «Poi inizierò la preparazione per le gare invernali - spiega - l’anno prossimo sarò fra le Juniores e il mio traguardo principale sarebbe quello di conquistare il titolo italiano». Lei non lo dice ma chi scrive non può non pensarla già sulla pista di Kazan, nel luglio 2016. Lo scenario? I mondiali Juniores, chiaro...
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