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Elena Leoni: «Ora mi sento realizzata. Ma quanti sacrifici»

La suzzarese iridata nelle Coppie Danza in Colombia. «Due volte al mese a Roma per allenarmi con Spigai»

Nicola Artoni
1 minuto di lettura

SUZZARA. Sorridente e felice, come forse (a livello sportivo) non è mai stata in tutta la sua carriera. Elena Leoni è tornata a casa, nella sua Suzzara, dopo lo splendido oro conquistato ai Mondiali di Cali, vinto assieme ad Alessandro Spigai nelle Coppie Danza. Un traguardo che Elena inseguiva fin da quando ha deciso di infilare i pattini e lanciarsi in volteggi e armonie su una pista.

«Solo ora credo di aver realizzato quanto ho combinato in Colombia - spiega Elena appena tornata in terra mantovana -. I primi due giorni dopo il trionfo mondiale c'è stato un bel trambusto, ho dovuto rispondere a tantissimi messaggi e tantissime chiamate, non mi sembrava ancora vero. Poi ho avuto un giorno intero di viaggio per realizzare il tutto e capire che quello che avevo sempre sognato era diventato realtà».

Sì, perché il Mondiale era al centro dei sogni di Elena: «Quando cominci a pattinare sogni di vincere il regionale - racconta - poi di vincere il titolo italiano. Una volta fatto, sogni la convocazione in nazionale e magari il trionfo agli Europei. Poi ti resta solo il Mondiale che l’anno scorso abbiamo sfiorato con l’argento. Questo traguardo lo volevo fin dall'inizio, ora come atleta mi sono completata a 360°. Un titolo iridato è quello cui ogni atleta aspira, in qualsiasi disciplina». Il segreto del trionfo? Tanto allenamento e un'intesa naturale con Alessandro Spigai, il suo partner sportivo: «Abitiamo molto lontano, lui è di Roma ed è tesserato per l'Academy Valle dei Casali) e ci possiamo vedere per gli allenamenti soltanto nel fine settimana dato che entrambi lavoriamo. In un mese vado due volte io a Roma e le altre due viene lui a Mantova. Quando c'è di mezzo la distanza l'affiatamento è fondamentale. I nostri enormi sacrifici sono stati ripagati». Per questo la prima dedica «è per me stessa, per allenarmi ho rinunciato a tante belle cose, tra cui le vacanze. Poi per la mia famiglia, che mi ha sempre seguita e supportata (anche sopportata dice una voce fuori campo), e per il mio fidanzato, che accetta i miei sacrifici. Un grazie enorme ai miei allenatori Cinzia Bernardi e Lorenza Residori, al coreografo Gabriele Quirini, alla mia società, la Pol. Borghi di Gonzaga, e a tutti quelli che mi vogliono bene».

E ora? «Un mese di riposo e di festeggiamenti. Stasera (ieri) in famiglia, domani (oggi) coi ragazzi della cooperativa sociale Bettolino di Novellara dove lavoro, poi con la società, il Comune e con tutti quelli che mi seguono. Poi ricomincerò, più carica di prima».

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