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Rugby, il nuovo addio di Santamaria «Viadana mi resterà nel cuore»

Dopo un periodo da permit player, il tallonatore torna a Treviso in via definitiva «A Rovigo ho pianto di emozione: è una malinconia partire ma sono entusiasta di andare al Benetton»

di Leonardo Bottani
1 minuto di lettura

VIADANA. Ora si capiscono appieno quelle lacrime (come si vede in foto qui a fianco) alla fine della pesante sconfitta di sabato a Rovigo. Quella che aveva appena giocato era la sua ultima gara in giallonero e l’emozione ha preso il sopravvento. Dopo averlo lasciato già una volta due anni fa per una stagione inglese, Roberto Santamaria lascia nuovamente il Viadana per tornare al Benetton dove si è fatto apprezzare nei mesi scorsi come permit player. Il capitano di mille battaglie, esempio dentro e fuori dal campo, va a rinforzare il reparto tallonatori trevigiano in ginocchio per infortuni.

«Sì, erano lacrime di emozione - spiega il messinese arrivato in riva al Po da ragazzino -. Viadana è il club dove sono stato tanti anni e al quale sarò sempre attaccato in maniera viscerale, con il cuore. C’è tanta malinconia a lasciare lo Zaffanella dove sono cresciuto: qualche lacrimuccia si può giustificare. Ma sono altrettanto entusiasta di ritornare in Celtic League nel miglior club italiano che, da avversario, ho sempre ammirato». Certo, ‘Santa’ avrebbe voluto lasciare con un altro risultato invece del 34-14 subito al Battaglini dove la gara è rimasta in bilico fino a 7’ dalla fine: «Potevamo portare a casa qualche punto - spiega l’ormai ex giallonero -. Abbiamo giocato bene anche se Rovigo ha meritato di vincere. Un black out negli ultimi 7’ ha reso il passivo troppo pesante. A Calvisano la gara è girata nel verso sbagliato a inizio ripresa, è stata un’altra partita. A Rovigo abbiamo giocato un’ottima gara contro una squadra che mi ha impressionato di più dei bresciani». Ma cosa manca ancora al Viadana? «La piena consapevolezza di potersela giocare contro tutti - risponde -. Ci vuole ancora un po’ di pazienza, i playoff sono raggiungibili».

«Le sensazioni - sottolinea il presidente Davide Tizzi, sicuro d’interpretare i sentimenti di tutta la tifoseria - sono una forte emozione e un naturale contrasto: perdiamo un atleta importante, in campo quanto nello spogliatoio; ma siamo molto felici perché un nostro ragazzo torna con merito a calcare la scena internazionale da protagonista, come già agli Aironi. E’ una grande soddisfazione anche per noi perché questo significa che la società ha lavorato e continua a farlo in modo proficuo, cresce giovani di qualità, mantiene vivo il rapporto con le franchigie in un contesto di miglioramento del movimento. Un rapporto con il Pro12 che continua a essere molto attivo e che mostra quanto Viadana sia una piazza centrale e prestigiosa nel rugby italiano. Personalmente e a nome di tutto il club, auguro a ‘Santa’ di raggiungere tutti i più alti traguardi sportivi e professionali. Faremo sempre il tifo per lui, certi che non dimenticherà mai Viadana».

 

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