In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Sport, arte e spettacolo: il fenomeno pole dance a Mantova

La disciplina sta conoscendo un periodo di forte popolarità. Prima regola: c'è il palo ma la lap dance è un'altra cosa. L'istruttrice Elena Mortari: "Che soddisfazione vedere crescere l'autostima delle mie allieve". E nell'ultimo periodo si sono iscritti anche gli uomini

Vincenzo Corrado
2 minuti di lettura

MANTOVA. Alcol etilico, magnesite, tacchi, risate. Eccolo, riassunto in quattro parole, il primo impatto con la pole dance, disciplina che sta a metà tra sport e intrattenimento e che negli ultimi anni anni ha conosciuto un'impennata di popolarità un po' in tutto il mondo. E Mantova non fa eccezione.  Acrobazie a ritmo di musica attorno a una pertica, forza fisica, elasticità: se la vostra mente è volata automaticamente alla lap dance state sbagliando di grosso. Qui si fanno le cose sul serio, altro che erotismo da night club.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Acrobazie alla pertica: le pole dancer mantovane]]

Per saperne di più del fenomeno pole dance abbiamo parlato con Elena Mortari, in arte Shirley, titolare di Pole Dance Mantova, tre palestre tra città, Borgo Angeli e Pegognaga. "Chiunque può avvicinarsi a questa disciplina. Gli iscritti al corso sono sono quasi tutte ragazze, dai 18 ai 50 anni, ma negli ultimi tempi sono arrivati anche i primi maschietti che hanno tra i 25 e i 30 anni" spiega sorridendo Shirley. Toglietevi dalla testa l'immagine della ballerina sensuale con tanto di tacchi che fa acrobazie sulla pertica, qui si parla anche di uomini tutti forza e potenza che eseguono manovre aeree mozzafiato (vengono chiamati flag men, uomini bandiera).

[[(gele.Finegil.Image2014v1) kl]]

La pole dance, nata negli Stati Uniti un centinaio di anni fa, sta appassionando soprattutto donne e ragazze, accresce l'autostima e permette di mettere alla prova le proprie capacità ginniche e la propria forza dando molte soddisfazioni quando un'acrobazia riesce al meglio. "All’inizio - racconta un'altra istruttrice, Maria Filosa  - si è spesso spaventate, si parte con il timore di non essere in grado di fare nulla. Quante volte abbiamo sentito dire eh ma io non ho mai fatto danza, non ho mai praticato alcuno sport, non sono per nulla flessibile, non ho per nulla il senso del ritmo ecc. La realtà è che dopo qualche lezione i progressi iniziano a essere visibili e le soddisfazioni arrivano, aumentando enormemente l’autostima".

"Le acrobazie - dice ancora Mortari - sono svolte in piena sicurezza, a piedi nudi. Magnesite e alcol etilico sono i prodotti utilizzati dalle atlete per non scivolare e mantenere la presa sul palo. Danza contemporanea e movimenti sensuali si fondono con la la forza fisica e l'eleganza".

[[(gele.Finegil.Image2014v1) jn]]

La scuola della Mortari è aperta da quattro anni. Shirley è istruttrice e formatrice allo Csen, pole dancer e aerealist performer. La sua allieva Maria Filosa è maestra alla palestra Benessere di Pegognaga, pole dancer con brevetto riconosciuto Xpert pole fitness e Csen. Per chi volesse assistere dal vivo alle esibizioni delle maestre e delle iscritte ai corsi, la Pole Dance Mantova sarà presente al Pegorock, a Pegognaga, il 10 giugno e il 22 luglio alla festa dell'Avis di Ospitaletto.

Pole dance, le acrobazie delle istruttrici mantovane

Una differenza importante da sottolineare è quella tra Exotic Pole Dance e Pole Sport. La prima è la danza sinuosa che esalta la bellezza e la sensualità del corpo; più che trick acrobatici al palo, sono molto importanti la flessibilità, la fluidità e l’espressione di emozioni del corpo. A differenza della lap dance, una exotic dancer non si spoglia né balla sulle ginocchia di uno spettatore, ma danza su tacchi altissimi o anche a piedi nudi.

[[(gele.Finegil.Image2014v1) ds]]

La Pole Sport, invece è la vera e propria danza acrobatica, senza tacchi, volta ad esaltare la potenza fisica del corpo e le sue capacità. In questo secondo caso l’atleta deve mostrare forza fisica e flessibilità attraverso vari trick eseguiti con accompagnamento di una musica semplice in sottofondo che non distragga l’attenzione. Poi c'è una giuria che dà il voto.

"Ho visto molte ragazze commuoversi per essere riuscite a realizzare manovre che inizialmente ritenevano impossibili - ricorda Filosa - e ne ho viste tante altre entrare in sala con un umore pessimo dicendomi guarda Mary oggi non è giornata, non sapevo neanche se venire a lezione e uscirne con un enorme sorriso stampato in viso. Chiaramente le soddisfazioni non sono solo delle allieve ma anche di noi istruttrici: vedere le tue ragazze progredire in forza, flessibilità e coordinazione di volta in volta, e notare la voglia che hanno di venire a lezione, è davvero una sensazione incredibile. Da sottolineare è la diffusione che sta finalmente avendo questo sport, anche in Italia, tra gli uomini. Non si tratta più di una disciplina prettamente femminile, anzi; gli uomini, essendo dotati di una maggiore forza fisica rispetto alle donne, sono in grado di eseguire movimenti molto difficoltosi al palo già dalle prime lezioni".

I commenti dei lettori