Di Loreto tratta il Mantova con Meazza
Il patron allo stadio con l’imprenditore che portò i proprietari cinesi al Pavia: «Vorrei coinvolgerlo in un grande progetto»
MANTOVA. Il Mantova continua a giocare una partita importante anche fuori dal campo. E, al di là dei commenti allo scialbo quanto prezioso 1-1 con l’Albinoleffe, a tener banco è il futuro della società. Che potrebbe vedere l’ingresso di Giovanni Meazza, detto Nanni, lunedì 9 maggio presente in tribuna al Martelli al fianco del patron Serafino Di Loreto. Quest’ultimo dopo il match ha pronunciato soltanto una frase emblematica («Grazie Cremonese») ed è scappato via. Ma poi, incalzato telefonicamente sulla presenza di Meazza, ha ammesso: «Si tratta di un grande imprenditore che mi ha onorato della sua presenza. Ama il calcio, gli piace Mantova... Vedremo di coinvolgerlo in un progetto che possa fare le fortune del club biancorosso».
Meazza, descritto all’epoca dal dg del Pavia Londrosi come «imprenditore originario di Chignolo proprietario di diverse farmacie», è salito alla ribalta delle cronache sportive proprio per aver avuto un ruolo fondamentale nel portare l’attuale proprietà cinese al Pavia. A Mantova pare entrerebbe personalmente («potrebbe anche essere lui il nuovo presidente», butta lì Di Loreto), convogliando però nell’Acm anche altre forze economiche.
Insomma, sul futuro del Mantova si sta lavorando tanto. Come conferma il presidente Sandro Musso, che però nei suoi discorsi si riferisce ad altri dialoghi in corso: «Qualcosa si sta muovendo su più fronti. A questo club serve un sostegno, da parte di persone serie e che abbiano a cuore le sorti del calcio virgiliano. Solo trovando queste persone, disposte ad affiancare noi e i soci locali, sarebbe possibile allestire un progetto interessante. Non abbiamo bisogno di avventurieri: potremmo cedere la società entro due settimane, per le proposte che abbiamo ricevuto. Ma non mi convincono e non siamo disposti a lasciare il Mantova nelle mani del primo che passa, senza andare a fondo del suo reale obiettivo».
Musso è però al tempo stesso in cerca di rivincite con i biancorossi: «Se tornassi indietro di un anno esatto e cominciassi solo ora la mia esperienza con il Mantova non rifarei molti degli errori commessi. In Lega Pro servono competenza e conoscenza della categoria. In più grande rispetto per la piazza, perché ha una straordinaria tradizione calcistica e non la si può prendere in giro. Vediamo che cosa accadrà dopo la fine del campionato, mi auguro che la salvezza possa dare un impulso positivo a tutto l'ambiente». Sul match, infine, Musso si esprime così: «Questo Mantova non mi è piaciuto ma per oggi (ieri, ndr) va bene che sia andata a finire così. Restiamo consapevoli delle difficoltà della squadra e alla luce di questo è molto importante aver centrato l'obiettivo della vigilia. Ciò che mi preoccupa è il regresso nel rendimento fatto registrare dalla squadra. Chi lo sa, forse il caldo ha inciso, magari la tensione o il fatto che i nostri avversari ci abbiano concesso pochissimo. Ma tant'è. Ora concentriamoci sui playout che ci offrono una grande opportunità di conservare la categoria».
(ha collaborato Gian Paolo Grossi)
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