Mantova calcio, De Sanctis in sede. Ma il mistero resta fitto
Silenzio sulla modalità di cessione delle quote, la società emette un comunicato: «I tifosi stiano tranquilli, i risultati arriveranno». Sereni a Forlì, in arrivo Regoli
di Alberto FortunatiMANTOVA. Paolo Regoli, venticinquenne centrocampista con trascorsi all’Avellino e al Latina in serie B, dovrebbe essere il primo nuovo acquisto della cordata romana che ha acquisito il Mantova e dovrebbe prendere il posto lasciato libero da Samuele Sereni, l’esterno sinistro che si è accasato al Forlì. «Stiamo lavorando molto su questo fronte» ha detto il vice presidente biancorosso Marco De Sanctis (che oggi non sarà a Venezia), che per tutta la giornata è stato negli uffici di viale Te assieme ai soci Serafino Di Loreto e Sandro Musso e al dg Togni, con i soci mantovani assenti.
Quella di venerdi 12 è stata una giornata strana, ma forse non troppo, al numero 9 di Viale Te. In conferenza stampa Luca Prina ha preferito spiegare in forma scritta il suo dissenso nei confronti delle parole da lui stesso dette il giorno prima senza che alcuno gli avesse chiesto un parere (vedi articolo a lato). Intorno alle 11 Marco Claudio De Sanctis ha cominciato ad incontrare i giocatori oggetto dei fulmini del patron Serafino Di Loreto, in particolare Matteo Momentè che ha rifiutato anche la Casertana mentre Pietro Tripoli potrebbe addirittura essere reintegrato in rosa per ovviare, vista la sua duttilità a giocare anche a centrocampo, a qualche carenza d’organico.
Dopo avere offerto il caffè al partente Sereni, Di Loreto ha provato su richiesta dei cronisti a chiedere ai colleghi se i fotografi avrebbero potuto scattare un’istantanea dell’incontro in corso nella sala dirigenziale. Dopo pochi istanti il presidente Sandro Musso scendeva le scale con lo sguardo “pallato” inveendo contro la stampa, rea da giorni di “massacrare” la società, alla quale non viene concessa la possibilità di lavorare in pace. Consapevoli delle proprie colpe (scherziamo...), i giornalisti si sono accomodati fuori la sala stampa attendendo che Musso smaltisse l’astio e cominciasse a capire che chi scrive lo fa per il dovere di informare il suo unico padrone, ovvero chi paga il giornale e non il presidente d’una società di calcio che è soltanto uno dei suoi tanti argomenti di lavoro: nulla più. Le nuvole svanivano verso le 13.30 e Musso riacquistava il sorriso, addirittura dispensando caffè ai cronisti. Le ore scorrevano, al piano alto di viale Te la società era all’opera ma di spiegare quale sia ad oggi la situazione economica, quale sia il costo dell’acquisto delle quote e chi rispetterà nei fatti e non a parole gli impegni sottoscritti (che nessuno, nemmeno i soci mantovani, ha visto...) rimaneva un segreto inconfessabile. Verso le 17.30 (sei ore dopo che la stampa aveva chiesto di conferire coi soci) usciva questo comunicato che riportiamo di seguito.
«Il Mantova Fc vuole tranquillizzare circa la totale serenità che permea la compagine societaria, i dirigenti, nonché il rapporto con l’ottimo mister Prina, con il quale abbiamo condiviso strategie e operatività e con il quale esiste reciproca stima e volontà, mai in dubbio, di proseguire nella realizzazione del Progetto Mantova. Stiamo lavorando con impegno e serietà e i risultati non tarderanno. Non mancheremo di tenerVi informati sui futuri sviluppi anche al fine di evitare che le informazioni possano venire date alla piazza in modo alterato se non distorto e ciò nel segno della corretta informazione che riteniamo utile solo se è corretta».
Grati per la disponibilità societaria a tenerci informati ci siamo chiesti se era possibile porre le domande fatidiche, cui De Sanctis non ha risposto: «La conferenza la faremo a giorni. Non chiedetemi altro, altrimenti strumentalizzate tutto». Non ci resta che inginocchiarci sui ceci, ahinoi...
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