La “missione” di Masini: «Diamo una speranza»
L’atleta paralimpico di Castiglione (bronzo a Rio) scelto come ambasciatore dal Coni. Il progetto entrerà nelle scuole, nei presidi sanitari e nelle unità spinali

CASTIGLIONE. Le storie degli atleti paralimpici sono dei libri aperti, degli insegnamenti che fanno capire come nella vita si possa reagire alle difficoltà e, grazie alla “benzina” che può dare lo sport, ripartire più forti di prima. È l’assunto su cui si basa il progetto “Cuore Paralimpico”, un’iniziativa curata dal Comitato Italiano Paralimpico che punta a portare in scuole, presidi sanitari ed unità spinali le testimonianze di alcuni grandi campioni italiani dello sport per diversamente abili.
Ognuno di loro nelle prossime settimane partirà nella propria missione da ambasciatore: l’obiettivo è quello di promuovere l’importanza dell’attività sportiva per le persone con disabilità, partendo proprio dal racconto della propria esperienza personale.
L’iniziativa è stata presentata alla Stazione Centrale di Milano, alla presenza della maggior parte degli atleti coinvolti. Tra i più famosi, come Alex Zanardi, Bebe Vio o Martina Caironi, c’era anche il ciclista castiglionese Giancarlo Masini.
«È un progetto che ho sposato con grande gioia - spiega la medaglia di bronzo alle scorse Paralimpiadi di Rio -. Saremo una quarantina di atleti, in particolare i medagliati delle Paralimpiadi di Londra e Rio, dislocati in tutta Italia. Ora avremo un’altra presentazione del tutto simile a quella di Milano in quel di Roma. Dopodiché ad ognuno di noi, in base alla vicinanza geografica, verrà assegnata una sorta di tabella di marcia con le date e i luoghi in cui dovremo andare a portare la nostra testimonianza».
La storia di Masini susciterà sicuramente grande interesse tra gli ascoltatori. Sin da giovane grande appassionato di sport Giancarlo era una luminosa promessa del motocross. Dopo un primo infortunio alla mano, che ne aveva compromesso la carriera sulla motocicletta, la ripartenza sulla mountain-bike e i successi nel duathlon e nel triathlon. Nel 2012 l’incidente durante un’esibizione di cross con la frattura di una vertebra e la parziale paralisi degli arti inferiori.
Da lì la nuova ripartenza sulla bicicletta, nella categoria paralimpica C1 in cui sono arrivati tanti successi nazionali e internazionali, tra cui la medaglia di Rio de Janeiro. «So bene cosa si prova quando si è in ospedale dopo un incidente grave - spiega Masini - sono sicuro che le nostre storie daranno una grossa mano alle persone in situazioni così dolorose. Lo dico a ragion veduta perché sapere che qualcuno nelle mie condizioni era riuscito a ripartire mi è stato di grande stimolo per reagire e fare quello che ho fatto dopo l’incidente».
Davide Casarotto
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