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Acm, il boato di un gruppo che ci crede

Calcio Serie D. Il commento alla vittoria esterna del Mantova sul campo dell'Abano

di Massimo Biribanti
1 minuto di lettura

MANTOVA. La gara di Abano è finita da pochi minuti e mister Cioffi sta già commentando il 4-0 facile facile davanti a microfoni e taccuini. Pochi metri più in là c’è lo spogliatoio del Mantova, da dove arriva un urlo («ha segnato la Virtus!»), seguito da un piccolo boato. Che è un segnale chiaro e forte rivolto a tutti, dentro e fuori l’ambiente biancorosso. Il Campodarsego ha perso a Verona, la vetta ora è a 8 punti e non più a 11: sempre lontanissima, ma tanto basta per riaccendere la speranza e far felice un gruppo che ci crede ancora, che non vuole assolutamente mollare. Che spera e nello stesso tempo sogna, perché in fondo aveva ragione Aristotele quando diceva che la speranza è un sogno fatto da svegli.

Di certo, il raziocinio dice che al momento la terza vittoria consecutiva consente di consolidare il quarto posto (ora solitario) in zona playoff e di avvicinarsi al terzo dell’Arzignano, ora distante 4 lunghezze. E di questo si limita a parlare a fine gara il saggio Cioffi, invitando a «evitare illusioni». Ma sperare in qualcosa di più, di straordinario (perché tale sarebbe recuperare 7 punti alla Virtus e 8 al Campodarsego in 12 giornate), in fondo non costa nulla. Consapevoli che per avere qualche chance di farcela bisognerà continuare a vincere sempre, domenica dopo domenica, fino ad arrivare agli scontri diretti di marzo dove giocarsi il tutto per tutto. La scommessa dello spogliatoio è lanciata, mentre capitan Correa festeggia il 34esimo compleanno vincendo la sua e regalandosi il decimo gol stagionale che gli varrà una visita da Papa Francesco. Sì, quello che ha detto “è la speranza che tiene in piedi la vita”.


 

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