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Dinamica, Jesi è indigesta: rimonta sfumata e playoff più lontani

Gli Stings trovano il pareggio nei secondi finali dopo un lungo inseguimento, ma l'Aurora passa con una tripla a pochi istanti dallo scadere ribaltando anche la differenza canestri

Alberto Mariutto
2 minuti di lettura

MANTOVA. Le rimonte non possono andare tutte bene. Tante volte gli Stings quest'anno hanno cambiato marcia a gara in corso, ribaltando partite che nel primo tempo sembravano già perse. Nell'anticipo di mezzodì contro Jesi sembra la stessa storia, invece no: sotto per quasi tutta la gara, se si eccettua una manciata di minuti, la Dinamica riesce sempre a contenere il divario, per poi ritrovarsi improvvisamente a -9 (54-63) in avvio di ultimo quarto. Sembra la fine, invece arriva la reazione rabbiosa degli Stings, che in un soffio pareggiano a quota 63.

È il momento di mettere la freccia, superare Jesi e chiudere la pratica, ma il meccanismo si inceppa un'altra volta: i marchigiani conquistano un piccolo margine e lo mantengono fino all'ultimo minuto. A 7" dalla fine il boato del PalaBam: Bobby Jones mette la tripla del pareggio, che riapre di fatto il match, anche perché Jesi ha Hasbrouck k.o. per infortunio. Nell'azione finale però Green è magico, ma Fontecchio ancora di più: il folletto statunitense accenna la penetrazione, attirando su di sé la difesa mantovana, per poi scaricare sul lungo in angolo. Fontecchio non è un tiratore, ma in quei casi non conta il talento, quanto il coraggio: la parabola è perfetta e gela i pochi tifosi degli Stings che hanno sfidato la pioggia e deciso di saltare il pasto domenicale.

Ora la lotta per i playoff è un calvario: Jesi è una diretta concorrente e con la vittoria non solo ha superato la Dinamica, staccandola in classifica, ma ha anche ribaltato la differenza canestri (all'andata gli Stings avevano vinto di un punto). Al di là della sconfitta, il problema è che queste partite non dovrebbero essere affrontate in modo così molle, abulico, superficiale: dirlo è facile, farlo un po' meno. Forse è stata l'emozione, ma gli Stings sono stati scarsi quanto a concentrazione, cuore, disponibilità. Per quasi tre quarti di gara si è assistito a tutto ciò che nessun allenatore – Lamma compreso, che era comprensibilmente fuori di sé dalla rabbia – vorrebbe mai vedere: avvio fiacco, difesa disattenta, attacchi poco fluidi, letture sbagliate, palle perse in modo superficiale, errori al tiro anche da sotto canestro.

Difficile salvare qualcuno: senza dubbio Vencato, autore di una doppia doppia (16 punti più dieci assist), ma soprattutto capace di tenere a galla la propria squadra con il carisma di un leader. Jesi ha meritato perché ha giocato con grande cuore, ma non stiamo parlando di un avversario invincibile: hanno rotazioni limitate e dipendono ineluttabilmente dalla coppia di americani. Hasbrouck era in forse alla viglia, invece ha giocato e messo 26 punti nonostante il dolore all'inguine. Segnava, chiedeva il cambio, andava negli spogliatoi con il preparatore fisico, ritornava in campo e segnava di nuovo: vedere alla voce "mentalità". Tommaso Rinaldi ha commesso il secondo fallo dopo appena 5', il terzo al 12': coach Cagnazzo non lo ha tolto dal parquet, semplicemente perché non aveva alternative. Il centro ex-Treviso ha dovuto giocare con ancora maggiore intelligenza e attenzione rispetto al solito, per non lasciare i propri compagni in difficoltà. Risultato? In campo fino al 40', 14 punti, 6 rimbalzi e 6 falli subiti. Si parlava di mentalità: la migliore lezione che Jesi ha dato alla Dinamica. Speriamo possa servire. 

TABELLINO

MANTOVA- JESI 73-76 (19-21, 35-40; 54-59)

DINAMICA MANTOVA: Vencato 16 (3/7, 2/4), Jones 15 (3/5, 2/3), Moraschini 2 (1/3, 0/4), Ferrara, Timperi 6 (3/3, 0/1), Candussi 12 (2/10, 2/2), Mei (0/1, 0/6), Legion 15 (6/11, 1/2), Cucci 7 (3/5, 0/1). N.e.: Costanzelli, Albertini. All.: Lamma.

TERMOFORGIA JESI: Green 8 (3/9, 0/4), Fontecchio 13 (4/8, 1/3), Marini 10 (3/9, 0/3), Piccoli 5 (1/1, 1/2), Rinaldi 14 (5/11, 0/1), Valentini (0/1 da tre), Hasbrouck 26 (5/10, 5/9). N.e.: Kouyate, Bordoni, Massone, Montanari. All.: Cagnazzo.

ARBITRI: Sardella, Ferretti, Puccini.

NOTE: T.l. Man 10/16, Jes 13/17. Rimb.: Man 48 (Candussi 12), Jes 35 (Fontecchio 7). Ass.: Man 15 (Vencato 10), Jes 16 (Green 11). 5 falli: Piccoli. Tecnico a Lamma (3'18", 6-2). Spettatori: 1500.

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