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Marani, niente titolo. Nei 200 a Pescara porta a casa l’argento

Il campione di Gazoldo non va oltre il 21’’20 alle spalle di Re: «Mi è mancata la resistenza, è una stagione già conclusa»

Alberto Fortunati
1 minuto di lettura

PESCARA. Diego Marani ha concluso al secondo posto la gara tricolore dei 200 piani allo stadio Adriatico ma chi dovesse dire che la sua medaglia è, quindi, d’argento sbaglierebbe di grosso, perchè quella ottenuta dallo sprinter di Gazoldo è un simbolo che ricorda molto nella cromìa lo stagno, tale e tanta è la delusione per un 21’’20 che costituisce forse la testimonianza che anche per quest’anno «non si vola», vien da pensare che i 28 anni iniziano a porre chiodi pesanti alle calzature dell’atleta delle Fiamme Gialle.

Per le sue doti tecniche, la discreta condizione di forma e l’autoeliminazione dei principali avversari (dopo i forfeit di Desalu e Manenti ieri c’è stata anche l’esclusione per falsa partenza dell’ex uomo immagine delle merendine, Andrew Howe) Marani avrebbe dovuto imporsi a qualsiasi avversario rimasto in gara ma così non è stato. Dopo due rinvii che hanno finito con lo scremare il lotto dei partenti, il campione mantovano ha avuto una buona partenza come sottolinea il prof Giovanni Grazioli, inossidabile nella fiducia verso il suo ex allievo quasi quanto il coach Mickey della saga Rocky: «Che delusione - sbotta - c’erano tutte le condizioni perchè Diego vincesse la sua gara, invece dopo una buona partenza si è fatto rimon tare e superare da Re, che sembrava avere dato tutto firmando il personale a 20’’93 e invece ha saputo confermarsi conquistando la vittoria con un 21’’06 che non può essere considerato un tempo degno di un campionato italiano. In tempi di vacche magre, quando Diego era uno Juniores, a Chiari vinse in 21’’05. Anche per questo credere a un risultato soddisfacente è sbagliato».

Da parte sua Marani ha dichiarato: «In batteria avevo delle sensazioni positive, dopo il 20’’95 dietro a Re. In finale sono andato male, la curva era stata decente ma mi è mancata la resistenza e non sono riuscito a recuperare nella fase conclusiva proprio perchè non avevo più la resistenza necessaria. Mercoledì parteciperò al Menna Day a Casalmaggiore ma la stagione si è conclusa ». —
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