Il Foggia di Leali è nella bufera: ko e attentati a dirigenti e giocatori
Auto in fiamme e paura. Il portiere di Cavriana difende i pali rossoneri
MANTOVA. Paura e sdegno. Dopo la sconfitta di sabato 9 marzo nel derby allo stadio Via del Mare con il Lecce (1-0) che ha fatto piombare il Foggia calcio in piena zona retrocessione, e dopo gli attentati intimidatori della notte scorsa contro due calciatori e i dirigenti della squadra, la società rossonera ha esonerato l'allenatore Pasquale Padalino.
Nel Foggia gioca il portiere mantovano (di Cavriana) Nicola Leali, fortemente scosso dalla vicenda come il resto dei compagni. Quanto successo nella notte tra sabato e ieri ha lasciato il segno. Tre attentati intimidatori per “punire” giocatori e dirigenti rossoneri dopo la sconfitta del Foggia.
Ai risultati negativi sul campo si sono aggiunti poi i problemi economici della società che da tempo tormentano i tifosi e creano tensione in città. Da qui gli attentati contro l'attaccante Pietro Iemmello ed il centrocampista Massimo Busellato, e contro i due patron, i fratelli Fedele e Franco Sannella, proprietari del pastificio Tamma.
La prima intimidazione è stata compiuta poco dopo l'1.30 quando sconosciuti hanno dato alle fiamme il Suv Mercedes di Iemmello. Poco prima dell'alba, invece, un grosso petardo è stato lanciato contro la Maserati dei fratelli Sannella. Il terzo ed ultimo episodio è avvenuto nel giardino della villetta del centrocampista Busellato, dove è stato lanciato un petardo.
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