Battere la Pro Sesto poi il ripescaggio
Mantova-Caronnese: il commento
Massimo Biribanti
MANTOVA. Piove e fa freddo, ma al Martelli sembra di essere su una spiaggia caraibica quando si torna ad ammirare il calcio dei biancorossi, capaci di dominare la Caronnese e di conquistare la finale playoff segnando quattro reti. Il trauma del testa a testa perso con il Como è superato. La squadra ha reagito alla grande ed è tornata a fare ciò che ha fatto per tutto il campionato: vincere divertendo. Non era scontato e per questo va fatto un applauso a società, mister e calciatori, dimostratisi ancora una volta un gruppo granitico.
Stando ai 1.176 paganti, però, evidentemente a Mantova non tutti hanno capito cosa c’è in palio in questi spareggi. Vincerli significa issarsi al primo posto della graduatoria delle ripescabili dalla serie D. Al secondo, al massimo, se il Matelica dovesse vincere playoff e Coppa Italia. Ma i marchigiani (se fossero confermati i criteri dello scorso anno, che non concedevano deroghe strutturali) non avrebbero uno stadio a norma per la C, per cui sarebbe fuori gioco.
L’attesa è per il Consiglio federale di giovedì, che dovrebbe ufficializzare i criteri per i ripescaggi in Lega Pro. Se non ci saranno sorprese, il Mantova ha già detto che in caso di vittoria presenterà domanda per salire in C. E, vista la crisi che attanaglia da anni tanti club di terza serie, a quel punto le possibilità biancorosse di riacciuffare in corsa una promozione persa con tanto amaro in bocca, sarebbero concrete.
Ecco perché la sfida di domenica (ore 16) al Martelli contro la Pro Sesto ha un’importanza enorme. Il Mantova dovrà vincerla o almeno pareggiarla fino al termine dei supplementari (che ci sarebbero in caso di pari al 90’) per assicurarsi il successo dei playoff. È una partita da non fallire, in campo e sugli spalti: l’ultimo treno che può portare l’Acm in C. —
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