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Munari: «Viadana piazza appassionata ma vincere in Italia adesso vale poco»

Matteo Sbarbada
1 minuto di lettura

VIADANA. Icona del rugby italiano e voce familiare per gli appassionati della palla ovale. Vittorio Munari ospite d'onore della serata organizzata dal Viadana alla club house dello stadio Zaffanella per ringraziare gli sponsor per il sostegno dato al club.. Munari è stato una colonna del Petrarca Padova sia da giocatore che da allenatore, con tre scudetti conquistati. Ha poi passato un lungo periodo della sua carriera come dirigente del Benetton Treviso. Da alcuni anni ha assunto il ruolo di commentatore televisivo delle gare del Sei Nazioni. Grande conoscitore di uomini e storie legate alla palla ovale, ha commentato con le consuete ironia e schiettezza le vicende del movimento italiano. «Dicono che la nazionale sia sulla strada giusta? Credo che il tempo perso in passato sia stato troppo - afferma Munari - . Se insegui un treno sui binari sei sulla strada giusta, ma a piedi non lo raggiungerai mai. In Italia abbiamo avuto prima una crescita non controllata, poi un inaridimento. Non è facile convivere con questi sbalzi».

Da dirigente del Benetton, molteplici sono stati gli incroci con il Viadana a partire dai primi anni Duemila. «Ricordo nel 2002-2003 quanto la mischia viadanese fosse temuta a Treviso. Io dissi a Green, coach di allora. Tu fai quello che vuoi, non metto becco nella formazione, ma sappi che a Viadana bisogna andare con degli uomini, non con i ragazzini. Nel doppio confronto prevalemmo noi e negli anni successivi furono i gialloneri a subirci mentalmente».

Difficile strappare un commento sul Viadana attuale. «Non seguo il campionato italiano. Questa squadra, però, ha sempre avuto ottimi giocatori e un pubblico appassionato. Tutt'ora è una piazza di rugby. Il vero segreto è vivere bene a livello sociale la propria realtà, tanto vincere in Italia conta poco. Se vinci, vinci il torneo delle fave. La nostra forza deve essere quella di rispolverare i nostri valori ormai sopiti».

Durante l’interessante serata hanno preso la parola il vice presidente Gianni Fava, il nuovo numero uno giallonero Giulio Arletti e l'ex patron Davide Tizzi. Ringraziati gli appassionati sostenitori, si è parlato di un futuro Viadana che punta al rilancio dopo alcune stagioni sottotono. 

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