L’impresa degli eroi di Genova; Siena ko, Ozo Mantova in B
Sessant’anni fa a Marassi la vittoria rocambolesca contro i toscani dopo 75’ in 10. Il gol di Fantini diede la vittoria nello spareggio, il ricordo di Longhi: «Che trionfo»
Alberto Sogliani
MANTOVA. L’attualità regala ben pochi sorrisi a chi vive di pane e biancorosso, è d’obbligo ripensare a quanto accadde nel passato perchè certi eventi sono il sale della storia. Chi ama il Mantova non può dimenticare la data del 28 giugno 1959, ovvero 60 anni fa tondi tondi. Sia chi l'ha vissuta, sia chi l'ha semplicemente letta sui libri: questa è epica calcistica, che rimanda allo storico spareggio per la promozione in serie B giocato in campo neutro a Genova contro il Siena. . Campionato di serie C, 42 giornate, con i biancorossi impegnati in un testa a testa contro i toscani simile a quello recente col Como: a cinque giornate dal termine il Siena sembra avere chiuso i conti, forte di un vantaggio di cinque punti sulla squadra di Edmondo Fabbri. Ma accade l'incredibile: il Mantova riesce nell'impresa di recuperare lo svantaggio chiudendo il campionato a quota 58 punti, proprio come quelli ottenuti dai bianconeri di Oronzo Pugliese.
Necessario uno spareggio che, dopo una serie di valutazioni, si disputa a Genova allo stadio di Marassi. I tifosi virgiliani, esaltati dalla rincorsa, si organizzano in 6000: partono due treni speciali da 800 persone l'uno più 15 pullman e qualche auto isolata. Più o meno lo stesso numero dei supporters senesi. I genovesi neutrali decidono di spartirsi le squadre: quelli rossoblù del Genoa sono pro-Mantova, i blucerchiati della Sampdoria tifano Siena. Caldo torrido, come si conviene ad ogni fine giugno, con Mantova e Siena a decidersi tutto in 90 minuti dopo una stagione intensa e tirata.
Pronti via, la malasorte è in agguato perchè dopo un quarto d'ora Giancarlo Cadè si procura un infortunio serio e deve abbandonare il campo piangente: all'epoca le sostituzioni non sono ammesse e c'è da giocare il resto della partita in 10 contro 11.
Tra diverbi e scazzottate in tribuna, in campo il Siena ci prova ma il Mantova tiene botta come meglio non si può. Ed a 10' dal termine compie il capolavoro realizzando con Eugenio Fantini la rete della vittoria che significava promozione in serie B. Renzo Longhi, uno degli artefici di quella meravigliosa stagione ma impossibilitato a scendere in campo per un problema muscolare, ricorda ancora con grande pathos a distanza di anni:«Ho vissuto quella partita in tribuna tra gioia e sofferenza - dice - : avevo sempre giocato in più ruoli fino alla 28a giornata, poi mi procurai uno strappo al quadricipite. Forse in campo avrei sofferto di meno ma il destino ha voluto così: di certo la festa per la promozione in una città impazzita me la sono goduta al pari degli altri». Longhi, mantovano doc, ora vive a Monza e lo incontrammo in tribuna a Sesto San Giovanni lo scorso novembre nella gara persa dal Mantova: «Quella squadra allenata da Fabbri aveva anticipato i tempi - conclude - proponendo un calcio moderno e fatto di velocità ed intensità. Il biancorosso non si dimentica, purtroppo la categoria è poco seguita e per sapere il risultato devo telefonare ai quotidiani mantovani». Quel 28 giugno di 60 anni fa il Mantova, sponsorizzato Ozo, scese in campo con; Negri, Martinelli I, Cadè; Giavara, Bibolini, Micheli; Turatti, Giagnoni, Furini, Fantini, Recagni. Arbitro Liverani di Torino.
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