Poggese, colpo da amarcord. Dopo 23 anni riecco Ingardi
L’attaccante cresciuto nel Mantova passò alla Fiorentina, poi in D nell’era Trazzi: «La voglia di giocare anche a 40 anni è rimasta tanta». Negrini: «Grande arrivo»
Davide CasarottoPOGGIO RUSCO. La Poggese piazza un colpo di grande spessore per la Seconda categoria: a rinforzare l’attacco arriva infatti l’esperto classe 1980 Matteo Ingardi, giocatore che vanta una lunga carriera ricca di vittorie, soprattutto in serie D. Categoria che ha assaggiato per la prima volta a soli 15 anni con la maglia del Mantova, con cui, lui che è originario di Ostiglia, aveva compiuto tutta la trafila delle giovanili. Dopo alcune presenze agli ordini di mister Sauro Frutti il passaggio nel vivaio della Fiorentina, per tornare in D proprio con la Poggese.
«Ricordo ancora quando ritornai ad Ostiglia da Firenze – racconta lo stesso Ingardi – e a casa mia arrivò con un macchinone patron Trazzi per chiedermi di entrare in squadra. Ora, a distanza di tanti anni, è come se il cerchio si chiudesse. Mi fa piacere sposare il progetto della Poggese di mister Negrini: anche se ho 40 anni compiuti ho ancora voglia di giocare a calcio. Sento ancora di poter dare il mio contributo e ho tanta voglia di farlo rispondendo alle aspettative che per forza di cose l’ambiente riporrà su di me».
La parentesi più felice della sua carriera Ingardi, che attualmente vive a Castello d’Argile (Bologna), l’ha vissuta a partire dal 2000/01 con la Reno-Centese, con cui in sei stagioni compì la scalata dalla Promozione alla serie D: con la maglia dei ferraresi arrivò a segnare più di 80 reti, col picco della serie D 2005/06 in cui ne segnò 20. Poi tante altre esperienze, tra cui quelle con Feralpi Lonato, Turate, Mestre e Trento. Ultima parentesi nella Seconda categoria ferrarese l’anno scorso dove, pur giocando solo dieci sfide con la maglia del Basca, ha messo in fila 11 reti.
Ora il ritorno alla Poggese, che potrà usufruire dell'ampio bagaglio di esperienza che Ingardi potrà trasmettere ad un gruppo composto da molti giovani. Una manna per mister Emanuele Negrini, ansioso di rilanciare le ambizioni di una piazza storica del nostro calcio provinciale. «E’ un colpo di grande livello – dice lo stesso tecnico della Poggese, che ha condotto in prima persona la trattativa – se si è realizzato devo ringraziare il presidente Armando Castellano, che ha dato un contributo importante».
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