Trofeo Sanpellegrino super Baby mantovani in gran forma
La classifica a squadre è stata dominata dai ragazzini del Mincio Chiese In luce anche Tatobike, Sporteven, Ciclo Club 77 e Chero Group Team Sfrenati
G. B.CERESARA
Il Trofeo Sanpellegrino si conferma palcoscenico di alto livello tecnico per quel che concerne i giovanissimi.
La competizione svoltasi a Ceresara dinanzi a un folto pubblico che ha trovato posto lungo il tracciato secondo i dettati previsti dalle norme anti-Covid, i portacolori di una ventina di formazioni tra le più blasonate dell'Italia del nord hanno dato spettacolo. Andando nello specifico dei verdetti delle otto gare allestite, vi è da sottolineare che per i colori virgiliani rappresentati dai baby del Mincio Chiese (società che si è aggiudicata il Trofeo Sanpellegrino), del Tatobike, dello Sporteven, del Ciclo Club 77 e del Chero Group Team Sfrenati, si sono registrate le vittorie di: Beatrice Costa, G3 femminile e Maria Acuti, G6 femminile. Sfortunata l'atleta del team presidente Gianluca Boselli che, uscita dall'ultima curva in buona posizione per giocarsi la vittoria allo sprint, è caduta. Nonostante ciò è riuscita a rialzarsi e a concludere la prova occupando il 4° posto che le è valso il successo tra le ragazze. La piazza d'onore, invece l'hanno colta: Viola Mazzola, G1, Gabriele Salardi, G2, Giovanni Busca, G3, Irene Ferrari e Federico Rezzaghi, G5. Infine sull'ultimo gradino del podio, grazie alla conquista del 3° posto, sono saliti: Nicolò Belli, G3 e Gianfilippo Ghidini. Piazzamenti positivi sono arrivati anche da: Tommaso Lucchini e Pietro Zerbinati quarti rispettivamente nella G1 e nella G6 mentre Mattia Fioretti ha chiuso al 5° posto nella G4.
Ad applaudire i gesti atletici di questi giovani dai 7 ai 12 anni di età vi erano tra gli altri il sindaco e l'assessore del Comune di Ceresara, Simone Parolini e Dante Allodi, per il mondo delle due ruote il consigliere nazionale, Corrado Lodi, il vice presidente regionale, Adriano Roverselli e il presidente provinciale Fausto Armanini.
Perfetta sotto i punti di vista si è rivelata la macchina organizzativa predisposta dai dirigenti dell'Uc Ceresarese che erano supportati anche dal Comune, dal Comitato provinciale della Fci e da un preparato gruppo di volontari. —
G. B.
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