Brindisi Mantovani, il quistellese ha vinto il talent dedicato al rally
Il pilota trionfa come navigatore negli Over 35. Sarà al via di una gara del campionato italiano
Gian Paolo GrossiMANTOVA. Sì, esiste anche un Grande Fratello dei motori, si chiama Rally Italia Talent e a dispetto del Covid ha vissuto nei giorni scorsi la fase finale della sua settima edizione.
Non solo. Ha incoronato il quistellese Giacomo Mantovani, esperto nel settore automotive e motorsport, pilota di auto Gran Turismo, imprenditore e general manager di una azienda nota a livello europeo nel settore dei servizi di noleggio di lusso specializzata in auto super sportive: iscrittosi al format di grande successo che quest'anno ha riscontrato un record di ben 10.538 aspiranti vincitori, tra amatori che nella realtà sono in gran parte agonisti non professionisti del settore ed alcuni diversamente abili, Mantovani è arrivato dopo diverse selezioni locali ad occupare un posto nei 35 migliori navigatori ed ha avuto accesso alla finale nazionale svoltasi nei giorni scorsi all'Adria International Raceway, dove si è aggiudicato il primo posto tra i navigatori Over 35. Il prossimo anno, come vincitore del talent, parteciperà ad una gara del Campionato italiano rally o dei trofei ACI Sport insieme al pilota Mauro Mariotti, vincitore della categoria piloti Over 35.
«La vera sfida era per me potermi sedere per una volta nel lato opposto al pilota - afferma Mantovani -. Si è trattato di un impegno nuovo che ho portato a termine per la prima volta già con successo. Sono soddisfatto di aver superato diverse prove, tra le quali un finale di simulazione gara, uno special stage con guida in notturna e moltissimi test teorici». La prova era targata Suzuki ed è avvenuta sotto la supervisione di affermati campioni di rally quali esaminatori. Tre giornate ad Adria a bordo dell’auto ufficiale della manifestazione, una Suzuki Swift Sport Hybrid da 129 cavalli e coppia di 235 Nm, oltre a una massa di 1.020 kg, che caratterizza una quattro ruote molto simile nelle prestazioni a quelle della vettura da competizione.
Gian Paolo Grossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori