Covid, il Crl e l’Area Nord valutano la riforma dei campionati
La Lombardia avrà la sua riunione di consiglio direttivo lunedi 26 ottobre nella sede di via Pitteri a Milano e in questa circostanza verrà presa in esame l’eventualità di modifica del format dei campionati, attualmente a 18 squadre in Eccellenza e a 16 nelle altre categorie fino alle giovanili.
MILANO. Martedì 24 novembre rischia di essere una data inclemente per chi spera che il giorno dopo il calcio dilettantistico italiano ritorni in attività, dopo un mese abbondante di pandemia. La continua crescita dei contagi ha spinto a fermare lo svolgimento dei campionati in tutta Italia e a questo punto quasi tutta l’area nord della Lega dilettanti guarda con sempre maggiore preoccupazione e attenzione all’evolversi dell’emergenza. La Lombardia avrà la sua riunione di consiglio direttivo stamattina nella sede di via Pitteri a Milano e in questa circostanza verrà presa in esame l’eventualità di modifica del format dei campionati, attualmente a 18 squadre in Eccellenza e a 16 nelle altre categorie fino alle giovanili.
L’ipotesi più ricorrente, ma siamo ancora a livello di ipotesi, è che l’intera area nord (Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia) opti per una ripresa a metà gennaio, o addirittura nel mese di febbraio, con il completamento dei rispettivi gironi di andata seguendo il calendario della prima parte di stagione. Una volta giunte al giro di boa le squadre verrebbero divise, con le prime otto squadre che nello schema 1a-8a, 2a-7a, 3a-6a, 4a-5a raggiungerebbero con partite di sola andata, intorno al mese di aprile, le semifinali e la finale a conclusione delle quali la prima salirebbe di categoria.
Per quanto riguarda la poule salvezza rimane da vedere quante saranno le squadre destinate alla retrocessione, però in questo la situazione appare tutta da verificare nel meccanismo delle gare che dovranno essere disputate.
In queste ore tutte le regioni si stanno controvoglia adeguando alla situazione dopo il Dpcm Conte e la prospettiva di riprendere prima di Natale è estremamente a rischio, visto che sarà necessario un periodo regolare di allenamenti. «Per etica dirigenziale non mi posso addentrare nei temi oggetto del consiglio direttivo del Crl - sottolinea il presidente regionale Giuseppe Baretti - però prendo atto, con dispiacere per quanto sta accadendo, che la situazione è in progressivo e costante peggioramento. Siamo quindi obbligati a constatare come, per quanto contrari all’iniziativa regionale, gli altri Comitati regionali siano stati costretti a seguire le nostre scelte. Ho sentito parlare di prolungata sessione di calciomercato, anche per il mese di novembre: non è di nostra competenza, quindi le cose restano così. A questo punto possiamo solamente cercare di uniformare le decisioni che verranno prese in ambito sovraregionale, la situazione è talmente in evoluzione da impedire per almeno un mese un minimo accenno di ripresa. Cerchiamo di sfruttare il momento per elaborare un progetto funzionale».
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