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Tavecchio: «Soltanto l’Eccellenza ripartirà a marzo»

La Lnd deciderà sulla proposta il 5 febbraio. Il presidente del Crl: «Stop alle retrocessioni, gli altri tornei in settembre»

af
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MILANO. Il Crl ha definito la proposta per l’avvio dell’Eccellenza, unica categoria del calcio lombardo in grado di ripartire prima del prossimo settembre a causa del virus. «Deciderà la Lega dilettanti se accogliere il 5 febbraio la nostra indicazione - spiega il presidente del Crl, Tavecchio - non essendoci retrocessioni gli organici dalla Promozione alla Terza categoria rimangono intatti».

È stata focalizzata l’attenzione sulla categoria che più ha espresso intenzione di portare a termine l’attività, fermo restando il tassativo riconoscimento delle competizioni ad essa appartenenti come “d’interesse nazionale”, status che permetterebbe di non essere soggetti a stop repentini e garantirebbe un’imprescindibile certezza di programmazione delle gare, e di non retrocessione.

È quindi proposta la possibilità di terminare il girone di sola andata, con partenza tra il 21 ed il 28 marzo per le sole gare di recupero e dal 3 aprile per le gare a calendario. Termine competizioni 2 giugno 2021, senza playoff e playout. E’ stata oltretutto proposta una proroga del periodo di svincoli/trasferimenti dei calciatori fino alla data di inizio delle attività.

In subordine è stata comunicata la volontà di metà delle squadre di Eccellenza di voler ripartire con gironi modificati ed adattati al format al fine di determinare le promozioni in serie D, condizionatamente al mantenimento di categoria per le non partecipanti, liberalizzazione dei trasferimenti e consenso della categoria di riferimento.

Non potendosi applicare alle altre categorie la definizione “d’interesse nazionale”, si è evidenziata la forte volontà dei club di non voler riprendere i relativi campionati. Il Crl ha chiesto la possibilità di svolgere nei mesi primaverili e da parte dei club, ove le condizioni sanitarie lo permettessero, attività di allenamento, amichevoli, tornei ed eventuali attività di settore giovanile.

Le due società mantovane impegnate in categoria appaiono confortate dalla notizia: «Appena si potrà ritorneremo ad allenarci - dice il gm del Castiglione Gianluca Manini - ovviamente dovrà essere permesso l’uso degli spogliatoi e delle docce».

Il dirigente Fabio Bronzatti, per la Governolese, ribadisce il suo pensiero, consolidato purtroppo da un recente lutto familiare: «Tornare in campo ora è da marziani, ho appena salutato una zia morta e confermo che c’è bisogno solo di far tornare a giocare alla svelta i bambini così da non far perdere la passione per il calcio. L’Eccellenza in campo per forza e i bambini alla playstation sono un’assurdità».
 

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