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Sustinente, S.Pio X, Asola e Viadana: «Non ripartiamo»

Curtatone e Quistello incerti fino all’ultimo momento: il 6 febbraio la decisione finale. Chi rinuncia potrà chiedere la serie inferiore in autunno

Alberto Carmone
1 minuto di lettura

MANTOVA. Si addensano grosse nubi sulla stagione del basket mantovano. Il 6 febbraio alle 12 è previsto il termine per presentare richiesta di rinuncia ai campionati di serie C Gold e C Silver.

Al momento, hanno annunciato la propria posizione Sustinente, San Pio X, Asola e Viadana che sicuramente non saranno ai nastri di partenza della prossima stagione. A pesare sulla decisione dei club soprattutto l’incertezza in termini sanitari: «Siamo consci che questa decisione è un passaggio difficile per il progetto Stings Academy - recita il comunicato del Sustinente -. Malgrado i protocolli di controllo sanitario che la Fip ha adottato, il Basket Sustinente non condivide l’impostazione di dichiarare un campionato regionale come “di interesse nazionale” e di riprendere quindi a tutti i costi un’attività agonistica». In C Gold hanno annunciato il ritiro anche Iseo, Nerviano, Busto Arsizio e Gardonese. «Crediamo che sia preminente la sicurezza sanitaria dei nostri tesserati e delle rispettive famiglie. Ogni attività di contatto aumenta il rischio di contagi con conseguenti possibili ripercussioni sulla vita privata e lavorativa». Sustinente continuerà le attività con le giovanili dopo un giro di tamponi.

Ecco il pensiero del presidente del San Pio X, Diego Cavalli: «La ripresa di un campionato di tre mesi è un rischio che non vale la pena correre. Ci sarebbe poi il problema spostamenti: in caso di tante rinunce, il rischio sarebbe di essere inseriti in gironi con trasferte lunghissime. Continueremo comunque ad allenarci con prima squadra e giovanili. Speriamo di poter organizzare dei tornei quando la situazione sanitaria lo consentirà».

Questi gli argomenti del presidente di Asola, Graziano Rubes: «E’ una decisione che abbiamo preso per motivi sanitari. Otto dodicesimi della prima squadra non si erano dichiarati pronti a riprendere l’attività. Siamo fermi anche con le giovanile, vedremo se riprendere più avanti. Non vorremmo si ripetesse la situazione dello scorso autunno con lo stop poche settimane dopo il via agli allenamenti».

«Non ce la sentiamo per motivi sanitari ed economici - spiega Massimo Pizzetti, presidente del Viadana -. Non ha senso investire in un torneo di 3 mesi che comporta tanti rischi, magari trasferte lunghe e protocolli difficilmente applicabili. Meglio concentrarsi sulla prossima stagione con il rientro a casa al PalaFarina».

Più incerta la situazione in casa Curtatone e Quistello, con le società che hanno discusso fino a ieri in tarda serata la possibilità di iscriversi o meno. Le squadre che rinunceranno al campionato potranno chiedere l’iscrizione alla categoria inferiore nella prossima stagione senza essere soggette ad ammende. I club rinunciatari saranno inseriti in una lista riserve per l’eventuale ripescaggio.
 

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