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La cavalcata del Gazoldo del presidente Pasetti: «Vent’anni dopo, che favola»

La matematica arrivò a 270’ dalla fine Capitan Mulatti, Elardino, Viardi e Gamba fra i protagonisti del trionfo

Marco Bellutti
1 minuto di lettura

GAZOLDO. L’inebriante libertà di poter costruire una pregevole cattedrale, da adornare con ambizione, dedizione e soddisfazione. È lontano venti anni, quel decollo programmato con pazienza e precisione, in quella Gazoldo che anelava da tempo di ritornare a respirare i fasti degli anni 70, con una ripartenza portata a compimento dal presidente Franco Pasetti. «Partimmo da zero, con quel programma destinato alla crescita dell’Fc Gazoldo e, riuscimmo a raggiungere nel 2001 il traguardo». Gazoldo ritornava a vincere un torneo federale, sbaragliando la concorrenza in quel girone A di Terza, grazie ad un gruppo eccelso.

Una consapevolezza aumentata dai risultati, tanto da chiudere quella annata, collezionando ben 70 punti, staccando nettamente la Don Bosco al secondo posto a quota 61. «Ci concedemmo una sorta di vacanza anticipata. Nelle ultime tre gare, avevamo in tasca la promozione e questo permise distrazioni e festeggiamenti. Rimane nitido il ricordo di un ambiente stupendo» è la testimonianza di Pasetti che, spalancando i pensieri verso quel passato vincente e luminoso, snocciola alcuni nomi dei protagonisti: «Potevamo vantare atleti di alto calibro, dal nostro capitano Sebastiano Mulatti, il portiere Gozzi e, quell’ala sinistra, Gamba, capace di rubare l’occhio, con attaccanti come Elardino, Viardi e Terracin».

Singoli esempi di talento, sapientemente guidato al trionfo da un mentore puntuale e determinante: «Fondamentale il grande lavoro che seppe svolgere l’allenatore Francesco Piubeni che seppe trasformare in una molla di energia incontrollabile, la delusione vissuta nella stagione precedente quando la promozione ci sfuggì per un solo punto. Quel secondo posto del 2000 sia stato l’elemento scatenante della cavalcata vincente del 2000-2001». A distanza di quasi 20 anni da quel trionfo incontrastato Franco Pasetti aggiunge ulteriori aneddoti, su quel Gazoldo capace di ergersi a trionfatore, dedicando una riflessione su quanto rimane di quella annata trionfale e di quel percorso sportivo: «Devo ringraziare tutte quelle persone che nel ruolo di dirigenti ed appassionati contribuirono a creare quel gruppo, con un settore giovanile di tutto rispetto, capace di affermarsi a livello provinciale e regionale, instaurando una collaborazione con una realtà consolidata come il Chievo Verona. Rimane quel ricordo di grande entusiasmo popolare, la migliore testimonianza da tramandare».

Nel 2005, si scelse poi di unire le forze con l’Olimpia e la fiaba vincente creata nella piccola Gazoldo si consegnò alla storia.






 

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