Castiglione, occhio alle rivali: quanti big tra le bresciane
Da domenica via al torneo sprint, il Lumezzane di Franchi e Caracciolo fa paura. Il Valcalepio con Delpiano può essere la mina vagante, brianzole tutte da scoprire
Davide Casarotto
CASTIGLIONE. Giusto fare una premessa: nel mini-torneo di Eccellenza che scatterà domenica di partite facili il Castiglione non ne troverà. Sì, perché le società che hanno deciso di iscriversi a questo anomalo campionato l’hanno fatto, con qualche rara eccezione, perché nutrono l’ambizione di puntare alla Serie D. Questo significa che tutte hanno organici attrezzati per far bene, che sono stati rinforzati, a volte anche in modo massiccio, nel corso della finestra di mercato tuttora in corso (si chiuderà il 15 aprile). Si preannuncia dunque un torneo dal livello tecnico molto alto e aperto a qualsiasi epilogo, vista la formula abbreviata di sola andata che lo caratterizza, in cui l’avvio sarà probabilmente determinante.
Detto ciò vale la pena fare una breve analisi delle avversarie che il Castiglione si troverà di fronte. A partire dalla grande favorita, il Lumezzane. I valgobbini sono società di grande tradizione, con un settore giovanile di primo piano e decisi a tornare in fretta ai fasti del professionismo: Agliardi, Pesce e Caracciolo sono tre nomi che, da soli, fan paura. A questi se ne è aggiunto nelle ultime ore un altro, ben noto ai tifosi del Mantova: quello dell’ex biancorosso Stefano Franchi, arrivato dal Desenzano Calvina di Serie D.
Ma il mercato ha portato altri innesti di buon livello come quelli di Zugno, Serpelloni, Trentin e Barezzani. Il Castiglione se la vedrà con loro all’ultima giornata, al Lusetti. Restando in terra bresciana da temere il Ciliverghe Mazzano, che dopodomani terrà a battesimo i rossoblù. Mister Vincenzo Cogliandro può contare su un giusto mix di giovani ed esperti, arricchito da una lunga serie di rinforzi: dall’ex Castellana Nicolò Lauricella, agli attaccanti Fonjock e Ricupati fino al centrocampista ex FeralpiSalò Broli. Il Prevalle è un’incognita: sulla base discreta dello scorso anno ha effettuato più di dieci innesti, effettuando una mini-rivoluzione. Sulla carta sembra comunque la meno temibile del poker bresciano completato dal Castegnato, squadra rognosa con elementi di grande esperienza come l’ex Tognassi e la punta Marrazzo, che fu fatale nell’espugnare il Lusetti ad ottobre conquistandosi e realizzando un calcio di rigore. Tra l’altro l’Atletico si è rinforzato inserendo nomi come quelli di Valente, Rusconi e soprattutto Zagari.
Passando alle bergamasche la più temibile è il Valcalepio, l’unica orobica che già militava nel girone C originario: squadra di livello, guidata dall’ex tecnico dei rossoblù Alessio Delpiano, con Lorenzi come bomber di riferimento. I bergamaschi potranno riavere tra le loro file due elementi importanti come Ferrari e Zanola, tornati da una parentesi in Serie D, e conteranno in attacco sull’arrivo dal VillaValle di Montalbano. Da tener d’occhio anche lo Zingonia Verdellino, rinforzatosi inserendo la punta Mantellini e col vantaggio di avere il turno di riposo alla prima giornata, che gli consentirà di allungare la preparazione di una settimana rispetto alle altre. Mapello e Lemine Almenno, secondo quanto dichiarato, partono senza nutrire troppe ambizioni e per far crescere i giovani. Anche se il Mapello due innesti di valore come il difensore Noris e il centrocampista Bortoli, entrambi presi dalla Cisanese, li ha effettuati.
Per quanto riguarda le due brianzole è squadra sulla carta abbordabile lo Speranza Agrate, mentre è ben diverso il discorso per il Leon Monza Brianza di Vimercate: una corazzata con alcune individualità di spicco come i due fratelli, cresciuti nel vivaio dell’Inter, Jacopo e Andrea Ferrè. Sul mercato acquistati il giovane terzino Villa e l’attaccante classe ’96 Cesana. —
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