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Problemi cardiaci: Manganiello costretto a dire addio al rugby a soli 27 anni

Ben sette stagioni passate al Viadana, ora farà l’allenatore. «Un immenso dolore, mai avrei immaginato una fine così»

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VIADANA. Gabriele Manganiello lascia il rugby giocato ma resta allenatore delle giovanili al Viadana, la società nella quale ha disputato ben sette stagioni. A soli 27 anni il trequarti beneventano azzurro nell’Under 20 e pure nell’Italia Emergenti è stato costretto a dire addio al campo per problemi di salute.

«Ho pensato diverse volte a cosa dire – afferma “Manga” in un comunicato della società – ma è difficile trovare le parole adeguate. Con immenso dolore sono giunto al termine della mia carriera da giocatore di rugby a causa di problemi cardiaci, non avrei mai immaginato che sarebbe dovuta finire così improvvisamente. Mi mancherà quotidianamente giocare, le sensazioni prima e dopo le partite, l’atmosfera dello spogliatoio. L’elenco è molto lungo ma si può riassumere dicendo che mi mancherà tutto. Non so se avrei giocato ancora un anno o 10 anni ma il mio rimpianto più grande è quello di non aver potuto decidere la mia ultima partita. Auguro a tutti i giocatori di poter decidere quando smettere e di godersi con estremo piacere questo momento».

Quindi è il momento dei ringraziamenti: «Voglio ringraziare tutte le persone che ho incontrato durante la mia carriera da giocatore - compagni di squadra, allenatori, dirigenti, medici, fisioterapisti, preparatori atletici e tifosi - in questo sport che mi ha fatto fare esperienze incredibili e stringere amicizie indissolubili. Ringrazio lo staff del Viadana di quest’anno che mi ha dato la possibilità di iniziare a lavorare con loro, imparando moltissimo».

«Un altro grazie va alla mia famiglia  – continua Manga – a Caterina e ai miei amici che mi hanno sempre sostenuto in ogni mia scelta e mi sono sempre stati vicino nei momenti belli e in quelli meno belli. Infine voglio ringraziare Gino Donatiello che ha sempre creduto in me, spingendomi a raggiungere il mio massimo in ogni momento. Adesso si riparte con nuove energie per raggiungere nuove mete. Sperando di aver onorato tutte le maglie che ho indossato. Un abbraccio a tutti».

«Quando a ottobre ci ha comunicato i risultati degli accertamenti e quindi la sua impossibilità a continuare a giocare è stata una notizia shock per tutti noi – afferma Gilberto Pavan – Io, come altri della squadra, sono molto legato a Manga, in questi 7 anni siamo sempre stati insieme. Siamo stati vicini di casa, abbiamo vissuto tante avventure insieme, dentro e fuori dal campo. È una persona che dà tanto, la gente gli vuole bene perché è sempre disponibile e ha sempre il sorriso stampato in faccia. È una persona importate per il club e sono contento che abbia iniziato ad allenare così da mettere la sua conoscenza rugbystica a disposizione del club. Ha già dimostrato le sue qualità come allenatore e come persona quindi spero vivamente che possa fare parte di questo club ancora per molto».

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