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Neziri, da gran chef a presidente di una squadra di calcio: «New Castellucchio, miriamo in alto»

Il 48enne bosniaco sarà anche sponsor del club: «Ai tifosi prometto massimo impegno per centrare gli obiettivi»

Stefano Aloe
1 minuto di lettura

CASTELLUCCHIO. Fedele alla sua denominazione, la stagione 2022/23 del New Castellucchio non potrà non essere all’insegna delle novità. La principale e anche la più curiosa è, parafrasando Toto Cutugno, “uno chef stellato come presidente” ovvero Faruk Neziri. Classe 1974, bosniaco seppur originario della Macedonia del Nord, il nuovo patron del club bianconero vive in Italia da una trentina d’anni ed è ben radicato a Castellucchio, dopo aver vissuto a Roma e poi ad Asola.

«L’interesse verso il calcio - sottolinea Neziri - nasce non solo dalla grande tradizione calcistica e sportiva della ex Jugoslavia, ma soprattutto dai giovani che rappresentano l’investimento più importante che abbiamo. Lo sport è il motore tramite il quale i nostri ragazzi possono crescere e socializzare. Ho accettato con grande entusiasmo questa proposta fatta da alcuni amici ed è questo entusiasmo che intendo portare in società. Al mio primo anno di presidenza - aggiunge - vorrei arrivare più in alto possibile ma la cosa che mi sento di promettere ai nostri tifosi è il massimo impegno al fine di raggiungere i nostri obiettivi».

Titolare di diverse e rinomate attività nel campo della ristorazione, sia a livello nazionale che internazionale, il neo numero uno bianconero grifferà con un suo marchio anche le casacche della formazione allenata da Omero Rossetti, che l’anno prossimo recheranno la scritta “Pizzeria Castellucchio”. «I miei figli - prosegue Neziri - sono nati entrambi a Roma e in Italia io e la mia famiglia ci siamo sempre trovati benissimo. Un idolo o una squadra del cuore? Preferisco non sbilanciarmi perché nella mia professione c’è una disciplina ferrea che ci impone di non trattare argomenti come sport, politica e religione».

Sulle prospettive per l'anno che verrà, si è espresso il tecnico dei bianconeri: «Abbiamo fatto - spiega mister Rossetti - un ottimo girone d'andata, poi il Covid ci ha devastato e ci siamo dovuti accontentare di una salvezza tranquilla. Con il grande entusiasmo portato dalla nuova presidenza, puntiamo a fare certamente meglio nella prossima stagione».

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