Due episodi puniscono il Castiglione, con il Ciliverghe arriva la sconfitta
Eccellenza. I rossoblù non demeritano sul piano del gioco ma restano a secco davanti e vengono scavalcati in classifica dai bresciani
Davide Casarotto
Gli episodi puniscono il Castiglione, che cade 0-2 contro il Ciliverghe ritrovandosi superato in classifica proprio dai bresciani. I rossoblù, come al solito, non demeritano sul piano del gioco, anzi. Ma dopo un buon avvio, ritrovatisi in dieci e sotto di due reti all'intervallo, riescono poi solo a mettere in campo una ripresa orgogliosa per provare, senza riuscirci, a riaprire il match. Esposito varia il tema del suo 4-3-3, visto che in attacco ad affiancare Campagnari, insieme a Pasotti, c'è El Ardoudi.
Il grande ex Crotti schiera i bresciani con una sorta di 5-3-2, considerando che il mediano Rigamonti staziona sempre un passo indietro rispetto alla mediana, in posizione di schermo davanti alla difesa. L'approccio del Castiglione è buono: prima si fa vedere Pasotti con un cross velenoso, poi su traversone di Lauricella Mangili prima non trova la deviazione di testa poi, ritrovandosi fortunosamente la palla vicino, non riesce a concludere in porta da due passi. Al 10' altro cross pennellato dalla destra, torsione di Mangili e miracolo del portiere Gallina. Sulla respinta arriva Campagnari che, contrastato in qualche modo da Albini, non riesce a deviare in porta. Vibranti le proteste della panchina rossoblù per un contatto che pareva chiaramente falloso. Gli ospiti inizialmente faticano a ingranare e ci provano con alcune conclusioni dal limite, la più pericolosa con Filippo Lauricella al 17'.
Segnali di un cambio di passo da parte di un Ciliverghe che inizia a farsi vedere, in particolare con Valotti, che si procura un paio di buone occasioni, e Lauricella, che nemmeno al 34' si fa pregare con un destro da fuori molto insidioso. Un minuto dopo l’episodio chiave della sfida: Brunelli si inserisce verticalmente, Mambrin lo insegue e prova a contrastarlo. Per l'arbitro è fallo da ultimo uomo, rigore ed espulsione. Valotti non perdona. Esposito inserisce Matallo e toglie Campagnari, comandando un 4-3-2 con Lauricella e Pasotti davanti.
Prima dell'intervallo Mangili, pescato da Lauricella su punizione, si divora una grande chance. Poi la nuova doccia gelata: su una punizione dalla trequarti Segna esce male, Gentili lo anticipa di testa e timbra il raddoppio bresciano. Ad inizio ripresa il Castiglione attacca a testa bassa, sfoderando una prestazione tutto cuore che però porta pochi pericoli nell’area bresciana. Ci provano dal limite Mangili, facile tra le braccia di Gallina, e Pasotti, a lato, mentre alla mezz’ora Guagnetti protesta per una trattenuta subita in area su corner. Fatalmente i rossoblù si scoprono e rischiano grosso con un contropiede divorato da Guccione, così come Turlini fallisce il colpo del ko a tu per tu con Segna dopo essersi incuneato nell’area rossoblù. Esposito inserisce Pezzini, Belotti e Abdelouaret per avere forze offensive fresche ma il risultato non cambia. «Ho poco da recriminare ai ragazzi – dice lo stesso Esposito – mi resta molto amaro in bocca perché ci mancano due rigori solari che avrebbero potuto cambiare il corso della sfida».
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