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Il Mantova al fanalino di coda Piacenza chiede tre punti per uscire dalla zona playout

Corrent ha un paio di dubbi su formazione e modulo, Ceresoli out. Scazzola ai suoi tifosi: «Vogliamo vincere per voi»

Massimo Biribanti
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Il Mantova scende in campo domenica 6 novembre (ore 17.30) al Martelli contro il Piacenza per ritrovare il sorriso in una settimana che ha già riservato due ko indigesti, prima in campionato a Trieste e poi in Coppa Italia ai rigori contro il Renate. La posta in palio è importantissima, perché gli avversari emiliani occupano l’ultimo posto in classifica e la sfida è dunque uno scontro diretto in piena regola per la salvezza. L’obiettivo dell’Acm resta infatti quello di risalire la china, ma al momento i biancorossi viaggiano al quartultimo posto, in piena zona playout e dunque l’esigenza immediata è quella di tirarsi fuori al più presto dalla bagarre di coda.

Guccione e compagni finora al Martelli hanno avuto un buon rendimento (10 punti in 5 incontri) e l’intenzione è quella di continuare a far valere al massimo il fattore campo. Nessuno però si aspetta che la gara con il Piacenza si riveli una passeggiata. Gli ospiti, a dispetto dei soli 5 punti in classifica e del poco invidiabile zero che hanno nella casella delle vittorie, sono una squadra viva, che sta dando segnali di ripresa. Il Piacenza è infatti reduce da due pareggi contro buoni avversari (a Trento e in casa contro il Padova), nei quali ha offerto buone prestazioni.

Certo, quella emiliana resta la difesa più battuta del campionato (ben 24 reti al passivo!) e il fatto che non abbia mai chiuso un match senza subire gol indica in modo chiarissimo qual è il tallone d’Achille che il Mantova dovrà prendere di mira per avere la meglio. Ma la truppa di mister Corrent dovrà farlo senza eccessi e soprattutto senza dimenticare che il secondo reparto più battuto del torneo (20 reti al passivo) è proprio il suo.

La formazione come al solito è top secret dopo le ultime due sedute di allenamento svolte a porte chiuse. Out per acciacchi vari sono Ceresoli, Darrel e Fontana. Finora in realtà la pretattica non ha portato buoni frutti, dato che l’Acm ha avuto spesso problemi proprio nei primi tempi (ne ha chiusi 7 su 11 in svantaggio e soltanto uno avanti di un gol), ma magari le cose cambieranno. Nell’aria c’è il possibile passaggio al 4-2-3-1, modulo adottato a gara in corso anche a Trieste, ma può darsi anche che si continui col 4-3-3. I protagonisti in ogni caso non dovrebbero cambiare molto. Gerbaudo è recuperato, per il resto potrebbe esserci qualche ritocco rispetto all’undici titolare schierato al “Rocco”. Solito ballottaggio in difesa (Ingegneri-Ghilardi-Matteucci), qualche chance in avanti per Yeboah.

Sull’altro fronte, il Piacenza si schiererà con il 3-5-2, nel quale troverà spazio anche l’ex di turno Juri Gonzi. Mister Scazzola alla vigilia ha detto di contare «sul sostegno dei nostri tifosi, che saranno numerosi e ai quali vorremmo regalare una vittoria». I tifosi mantovani invece hanno appuntamento alle 13 per il “Pranzo con la Curva Te”, in programma a base di panini con cotechino nella sede dell’Associazione XXIV Marzo 1911 in Viale Campania, 1 Lunetta. Poi tutti allo stadio.

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