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Mantova, c’è Pedone Rivoluzione completa: 6 acquisti e 4 addii. Ora la rosa è da playoff

Il 28enne centrocampista arriva in prestito dal Sangiuliano. Due biancorossi fuori lista: indiziati Ejjaki, Pinton e Rodriguez

Massimo Biribanti
2 minuti di lettura

Il Mantova chiude il suo mercato di riparazione con l’ultimo colpo annunciato: il centrocampista messo a disposizione di mister Nicola Corrent è Alex Pedone, 28enne che finora ha collezionato 19 presenze nel Sangiuliano City. Si tratta di un calciatore scuola Milan che in carriera ha collezionato 114 partite in C con Carrarese, Pro Patria, Piacenza e appunto Sangiuliano. Due volte è sceso in D (91 gare) e altrettante ha riconquistato il professionismo vincendo il campionato, anni addietro con la Pro Patria e la scorsa stagione con il Sangiuliano. Contro il Mantova quest’anno ha giocato da titolare la gara d’andata a Seregno, mentre è entrato nel quarto d’ora finale al Martelli lo scorso 23 dicembre.

Con l’arrivo di Pedone salgono a sei gli acquisti di quella che si può definire la “rivoluzione” di gennaio. Non siamo ai record toccati qualche anno fa con i proprietari bresciani (9 acquisti e 8 cessioni) e poi con quelli romani (9 ingaggi e 7 addii), ma di certo la rosa biancorossa è stata puntellata in tutti i reparti con elementi di un certo spessore.

L’eccezione è il 22enne portiere Chiesa, che pur arrivando dalla A non ha molta esperienza di campo (15 presenze in C e 6 in D finora) ma che comunque offre a Corrent una soluzione in più anche fra i pali. Poi per la difesa sono arrivati un leader molto esperto come Padella e un terzino come Fazzi che ha alle spalle anche un centinaio di presenze in B. A metà campo come detto Pedone non è un neofita della categoria, mentre in attacco Bocalon non ha bisogno di presentazioni (per lui parlano la carriera e le 2 reti in tre gare già segnate con l’Acm) e D’Orazio pur avendo soli 22 anni ha già dimostrato due stagioni fa di poter dare tanto in Lega Pro (35 gare e 6 gare).

Insomma, considerato anche che le partenze non hanno riguardato affatto giocatori cardine, sulla carta adesso la rosa del Mantova può considerarsi di certo all’altezza di un campionato tranquillo. I nuovi arrivati portano in dote capacità tecniche ed esperienza per cui, se non ci saranno intoppi nel loro inserimento, è lecito attendersi dalla squadra un finale di stagione in crescendo e foriero di soddisfazioni.

Bene ha fatto comunque ieri Corrent a dire «solo il campo ci dirà se siamo migliorati o no», perché le squadre si costruiscono in estate e stravolgerle in corsa non sempre porta a ottimi risultati. Perché il calcio non è matematica ma è fatto di alchimie ed equilibri delicati, tanto sul piano tecnico-tattico che per quanto riguarda le dinamiche di spogliatoio.

Detto tutto ciò c’è da riconoscere lo sforzo compiuto dalla società, che ha messo mano con decisione al portafoglio per rinforzare la squadra. Il presidente Filippo Piccoli dopo il suo ingresso in Viale Te aveva detto di mirare a un progetto ambizioso e i primi passi (anche quelli compiuti per cercare di riallacciare i rapporti con la piazza) sono stati sicuramente compiuti nella direzione giusta.

Per chiudere va sottolineato un ultimo aspetto: il Mantova, non avendo effettuato altre cessioni, ha ora due giocatori in più che andranno esclusi dalla lista dei 25 impiegabili in campionato. La società deciderà oggi chi escludere, gli indiziati sembrano Pinton, Ejjaki e Rodriguez.

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