In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Pallone d’oro Gazzetta: Villimpentese e Union da sballo, Fido in regia e un tris di bomber

Viaggio nelle società per premiare i protagonisti: l’orgoglio di un titolo che fa gola a tutti

Aggiornato alle 3 minuti di lettura

Sorrisi stampati sulle labbra, orgoglio tangibile. Il Pallone d’oro dilettanti è anche questo: gioia. Gioia di ricevere un riconoscimento che va al di là dei successi in campionato, delle classifiche marcatori o delle salvezze. Non a caso i volti dei premiati sono sempre gli stessi, quelli di giocatori fieri. Nel corso della scorsa settimana si è concluso il giro della Gazzetta sui campi dei protagonisti premiati. L’edizione numero 12 del concorso è stata un successo: circa 5700 coupon raccolti.

La squadra dell’anno è la Villimpentese. Prima dell’allenamento la consegna del riconoscimento ai giocatori, allo staff tecnico e alla dirigenza. Un gruppo forte, fortissimo, ma che sta mantenendo un atteggiamento “pane e salame”. E  questa può essere una risorsa in più: «Siamo felici – afferma il presidente Otello Fagan – perché la società ha fatto tanti sforzi e ora sta iniziando a raccogliere soddisfazioni. Speriamo che la soddisfazione più grande arrivi a fine stagione. La Villimpentese manca da tanto tempo dalla Prima categoria, sarebbe il coronamento di un sogno». Sogno condiviso anche dal tecnico Gerardo Ciccone: «Se siamo la squadra dell’anno è perché abbiamo un gruppo davvero unito e una società che non ci fa mancare niente».

Il miglior allenatore è Giuseppe Fido. Prima i playoff fino alle sfide regionali, poi un ottimo girone d’andata alla guida della sua Voltesi: «Ci tengo a dedicare questo premio alla mia famiglia – afferma – perché questa passione porta via tanto tempo agli affetti. Il fatto che ci stiano accanto è davvero importante». A Volta da un paio d’anni si sta tentando il salto di categoria: «Non è semplice – analizza Fido – perché le rivali sono agguerrite. Puntiamo a confermarci nei playoff per poi giocarci tutto nelle gare da dentro o fuori. Io, insieme alla dirigenza e al mio vice, abbiamo impostato una squadra che cerca sempre di giocare palla a terra. Ne siamo orgogliosi».

Il miglior giocatore di Eccellenza/Promozione/Prima categoria è invece Filippo Campagnari del Castiglione. Che ha pensato bene di festeggiare il riconoscimento con una doppietta al Rezzato domenica: «Ringrazio la società e la mia famiglia – afferma – questo premio è anche loro. E allo stesso modo è dei miei compagni. Siamo una squadra con dei valori e con uno spirito unitario. Possiamo fare ottime cose in un campionato difficile come l’Eccellenza di quest’anno». L’anno scorso invece Campagnari fu decisivo nella rincorsa (riuscita) alla salvezza: «È stata una stagione dura quella – analizza l’attaccante esterno – però siamo riusciti comunque a raddrizzarla mantenendo la categoria. Ora invece stiamo provando a costruire qualcosa di migliore».

Alessandro Bellini della Villimpentese ha vinto invece il premio quale miglior giocatore di Seconda e Terza categoria. Lo ha fatto a suon di coupon, certo, ma pure di gol: «La mia famiglia mi ha aiutato nel recuperare i tagliandi – rivela – è stato un gioco di squadra. Sono contento, ma ci tengo a dividere questo premio con il resto della squadra. Stiamo facendo bene e possiamo vincere il campionato». Bellini, casteldariese, si è dovuto “inginocchiare” di fronte al risotto alla villimpentese: «Mi tocca dire che è più buono» scherza il bomber, già autore di 17 reti in questa prima parte di stagione.

Consegnati anche i premi della critica, scelti dalla giuria organizzata dalla Gazzetta e comprendente i giornalisti che seguono le gare uniti a un dirigente e a un allenatore (che preferiscono rimanere anonimi da quando è stato istituita questo riconoscimento). La squadra rivelazione non poteva che essere l’Union Team. Caterpillar in Seconda, sorpresa senza fine in Prima: «Siamo in corsa e vogliamo provarci – afferma mister Makris Petrozzi – anche se sappiamo che sulla carta ci sono squadra più attrezzate di noi. Come Nuvolera e Bagnolese. Noi abbiamo un’identità di gioco e questo ci ha permesso di fare ottime cose sia in Seconda che in Prima. Il tutto ovviamente unito alle qualità dei giocatori e alla vicinanza della società». Con Luca Reggiani e Lino De Pace in prima fila: «Siamo felici di come stanno procedendo le cose – sottolineano i due dirigenti – perché stiamo portando avanti un progetto serio che comprende anche il settore giovanile».

Il giocatore rivelazione invece è Andrea Vernizzi. Cambiano le categorie, ma lui trova sempre il modo di essere decisivo per quel Rapid United che ormai è una sua seconda famiglia: «È vero, si sta bene a Rivarolo – ammette l’attaccante – e questo perché c’è una società seria che crede molto in noi. Inoltre in questi anni ho avuto la fortuna di avere due allenatori preparati come Mussetola e Gozzi che hanno aiutato me e il resto del gruppo a fare il salto di qualità».

I commenti dei lettori