Caso squalifiche, il giudice dà l’ok al Porto. L’Union Team: «Quindi si torna all’antico?»
Calcio dilettanti. Ricorso respinto perché i fatti erano antecedenti alla nuova norma, ma i dubbi sull’applicazione restano
Davide Casarotto
Continua a tener banco il caso-squalifiche, innescatosi con il pronunciamento della Corte Sportiva di Appello Territoriale del Crl reso noto il 23 febbraio nel comunicato numero 51. Prendendo le mosse da un contenzioso scaturito dalla partita di Seconda categoria bresciana Sirmione Rovizza-Rigamonti la sentenza aveva stabilito come le squalifiche a giornata andassero osservate con un turno di stop e non solo nel campionato in cui la sanzione veniva rimediata. Per fare un esempio, se un giocatore viene squalificato con la maglia della Juniores non può giocare la domenica successiva con la prima squadra o viceversa. Un cambio di paradigma, visto che in precedenza la prassi delle società era di far scontare la squalifica solo nel campionato in cui la squalifica veniva comminata. Da queste mosse la scorsa settimana, venendo alla realtà mantovana, era partito un doppio preannuncio di reclamo da parte dell’Union Team avverso al Porto per quanto riguarda la Prima categoria, allo Sporting Club per un match di Juniores Regionale B. Nel primo caso si contestava il fatto che il giocatore del Porto Croci, squalificato in Porto-Pavonese di Prima categoria del 12 febbraio, avesse preso parte al match Union Team-Porto del 5 marzo senza aver scontato detta squalifica. Croci si era fermato sì in Prima, saltando Sermide-Porto del 19 febbraio ma, evidenziava il ricorrente, era stato schierato nella partita della Juniores provinciale Porto-Sermide del 18 febbraio. La risposta del Porto ha preso le mosse dal fatto che la fatidica sentenza 51 fosse stata emessa il 23 febbraio, dunque successivamente alla squalifica contestata. Al di là di questo il giudice sportivo ha dato ragione al Porto ribadendo come l’interpretazione letterale della norma del Codice di Giustizia Sportiva non sia cambiata e che la squalifica a giornata (discorso diverso per quelle a tempo) in un dato campionato “non inibisca in modo esplicito la partecipazione del calciatore a gare di altre categorie”. Decisione fotocopia anche per Sporting Club-Union Team della Juniores. Un ulteriore pronunciamento che di certo non aiuta a far chiarezza sulla condotta che le società dovranno tenere. «Noi eravamo sicuri di avere ragione – dice il dirigente del Porto Diego Fusaro – soprattutto perché la squalifica era avvenuta prima della sentenza, che non poteva certamente esser retroattiva. Dico la verità, eravamo rimasti a dir poco amareggiati dal ricorso».
Resta il fatto che il Crl nelle scorse settimane aveva invitato i club a stare attenti nell’applicazione delle squalifiche. Perplessità su quanto deciso dal giudice sportivo per l’Union Team. «Se non abbiamo capito male viene riaffermata la validità della norma secondo il quale la squalifica può essere effettuata solo nel campionato da cui deriva – dice il dirigente giallorosso Paolo Pizzadini -. Si torna all’antico quindi? Chiediamo chiarezza perché risulta difficile capire ora cosa è giusto fare».
I commenti dei lettori